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Olanda, rubato un dipinto di Van Gogh nel museo chiuso per l’emergenza coronavirus

Il furto ha avuto luogo alle 3 e 15 del mattino. Una porta a vetri del museo Singer Laren – che era chiuso a causa della pandemia coronavirus – è stata sfondata dai ladri, mentre gli agenti sono intervenuti dopo che l’allarme antifurto è scattato. Rubato il ‘Giardino della canonica a Nuenen in primavera’.
A cura di Davide Falcioni
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Colpo grosso in Olanda, dove dei ladri sono riusciti a rubare un capolavoro di Vincent Van Gogh dal museo Singerlaren nella notte tra domenica e lunedì. Lo ha reso noto il direttore della struttura, secondo quanto riposta l'agenzia di stampa olandese Anp. Il furto dell'opera è stato compiuto in una data non casuale visto che oggi, 3o marzo, è il giorno in cui nel 1853 nacque il pittore olandese, autore di decine di opere di inestimabile valore.

Stando a quanto riferiscono i media olandesi il furto ha avuto luogo alle 3 e 15 del mattino. Una porta a vetri del museo Singer Laren – che era chiuso a causa della pandemia coronavirus – è stata sfondata dai ladri, mentre gli agenti sono intervenuti dopo che l'allarme antifurto è scattato. Una volta arrivati sul posto, tuttavia, non hanno potuto far altro che constatare il furto. L'opera dell'artista, ‘Giardino della canonica a Nuenen in primavera‘, era stata esposta dopo essere stata presa in prestito dal museo Groninger, sempre in Olanda.

Il direttore del museo Singerlaren , Jan Rudolph de Lorm, si è detto "scioccato e arrabbiato": "È un dipinto bellissimo e commovente di uno dei nostri più grandi pittori, rubato alla comunità". Nel 1883 e nel 1884 Van Gogh era con i suoi genitori a Nuenen, dove suo padre officiava nella chiesa, raffigurata nel dipinto, in veste di pastore protestante e l'artista realizzò il quadro come regalo per la madre. Alla morte del padre, nel 1885, Vincent modificò il dipinto. "L'arte è lì per essere vista e condivisa da noi. Questo quadro deve tornare qui al più presto", ha aggiunto De Lorm. Sconcertato anche Andreas Blühm, direttore del Museo Groninger: "Speriamo che il quadro ci venga restituito il più presto possibile e integro".

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