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Guerra in Ucraina

Nord Stream, disastro non solo energetico. Il Cnr: “Danni all’ambiente per fuoriuscita di metano”

Le esplosioni nel gasdotto Nord Stream rappresentano non solo un problema energetico ma anche ambientale. Enrico Brugnoli, dirigente di ricerca del CNR: “Enorme quantità di metano fuoriuscito esaspera l’effetto serra. Già non è positivo bruciarlo, figurarsi immetterlo così in atmosfera”.
A cura di Ida Artiaco
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Le esplosioni che si sono verificate nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, che collegano la Russia all'Europa, rappresentano un problema non soltanto energetico e geopolitico, ma anche e soprattutto ambientale.

Ne è convinto Enrico Brugnoli, dirigente di ricerca del CNR, secondo il quale l'enorme quantità di metano che sta fuoriuscendo dalle quattro falle finora individuate non farà altro che peggiorare la situazione relativa ai gas a effetto serra, tra le principali cause di riscaldamento del clima.

E livelli insolitamente elevati di gas serra nell’aria sono già stati rilevati dalle stazioni di ricerca svedesi dopo le perdite di gas dai gasdotti russi nel Mar Baltico, come conferma il media Svt Nyheter.

"Il metano – ha spiegato a Fanpage.it – è 30 volte più potente della Co2 come gas serra, che noi già non siamo riusciti a ridurre quanto avremmo dovuto anche a causa della guerra in Ucraina. Si sta facendo molto poco. Già non è positivo bruciarlo, ma immetterlo così in atmosfera è un danno non da poco".

Secondo Brugnoli, "questi gas che vengono pompati in grandi profondità dai russi nel Nord Stream, immessi in queste tubazioni rotte (in inglese pipelines), stanno creando enormi bolle di metano, visibili anche dai satelliti, che vanno in atmosfera ed esasperano l'effetto serra".

Tutto ciò ha ovviamente ripercussioni anche sull'ambiente marino. "Non sono un esperto in questo campo, ma di sicuro ci sono effetti sulla biodiversità. Penso già solo ai grandi mammiferi che sono affetti dal rumore che una deflagrazione simile può creare", ha continuato.

Dunque, bisogna correre subito ai ripari per non evitare ulteriori danni all'ambiente. "Andrebbe chiusa la tubazione in modo che non continui a fuoriuscire metano in maniera incontrollata. Come quando c'è un guasto a casa nostra, la prima cosa che si fa è chiudere il rubinetto per limitare le ripercussioni. Purtroppo, però stavolta, non dipende da noi", ha concluso Brugnoli.

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