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“Niente carne per la rompiballe”, l’insulto stampato sullo scontrino scatena le polemiche

È accaduto in Spagna dove la foto dello scontrino è stata rilanciata sui social scatenano inevitabili polemiche. Protagonista del caso un ristorante di Valencia dove la cliente si era presentata con un’amica scegliendo di mangiare un piatto di spaghetti al sugo ma senza carne.
A cura di Antonio Palma
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Seduta al ristorante, aveva chiesto una modifica a un piatto del menù al cameriere e le era stato detto che era possibile ma tanto è bastato perché lo stesso cameriere la apostrofasse come una rompiballe sulla comanda da recapitare in cucina, ma per un evidente errore l’insulto è finito stampato anche sullo scontrino finale consegnato alla cliente con inevitabili polemiche.

È accaduto in Spagna dove la foto dello scontrino è stata rilanciata alla fine di aprile dall’account Instagram @SoyCamarero, specializzato proprio sulle disavventure di servizio tra camerieri e clienti che hanno portato anche a un libro ironico: “Il cliente non ha sempre ragione”. Lo scontrino, datato 28 aprile, immancabilmente ha scatenato una valanga di polemiche tra gli utenti social per il comportamento scorretto del cameriere anche di fronte a una richiesta particolare della cliente.

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Protagonista del caso un ristorante di Valencia dove la cliente si era presentata con un’amica scegliendo di mangiare un piatto di spaghetti al sugo ma senza carne. La sorpresa all’arrivo dello scontrino dove alla voce spaghetti alla boscaiola, la voce riportata sul menù vi era l’aggiunta: “niente carne per le rompebolas".

Certamente un appellativo poco gradito che la donna ha denunciato a mezzo social. Lo scontrino però non è stata l’unica cosa criticata dalla cliente e dall’amica che sui suoi profili ha anche mostrato le foto delle pietanze ordinate e mangiate criticandole sia per l’aspetto e sapore sia per il costo, ritenuto sproporzionato.

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Inizialmente abbiamo ordinato degli spaghetti "ai funghi con formaggio e senza carne", ma "il piatto era fuori menù. Nessuno ci ha detto niente e, senza consultarci, ci hanno portato questo spaghetti al pomodoro che intendevano farci pagare al prezzo di altri ma sinceramente… Quelli che faccio a casa hanno un aspetto migliore”, ha denunciato la cliente. In pratica la pasta al sugo senza carne sarebbe stata fatta pagare allo stesso prezzo dello stesso piatto ma con la carne.

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