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Neonazisti tedeschi con machete e bastoni al confine per ronde anti migranti: 50 fermati

I fermati sono stati bloccati durante il weekend a Guben, sul confine, e sono stati trovati in possesso di diversi strumenti e armi bianche che si sospetta intendessero usare contro i migranti quali mazze da baseball, machete, baionette, manganelli e spray al peperoncino. Avevano seguito un appello lanciato nei giorni scorsi da Terza Via, un partito di estrema destra.
A cura di Antonio Palma
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La polizia tedesca ha fermato più di 50 persone appartenenti gruppi neonazisti tedeschi che si stavano dirigendo verso il confine con la Polonia con lo scopo di avviare ronde anti migranti. I fermati sono stati bloccati durante il weekend a Guben, città nel Land del Meclemburgo-Pomerania ma esattamente sul confine, e sono stati trovati in possesso di diversi strumenti e armi bianche che si sospetta intendessero usare come armi contro i migranti quali mazze da baseball, machete, baionette, manganelli  e spray al peperoncino. Secondo le autorità tedesche, i fermati avevano seguito un appello lanciato nei giorni scorsi da Terza Via, un partito di estrema destra con sospetti legami con gruppi neonazisti. Il movimento infatti aveva invitato i suoi membri a dirigersi verso il confine con la Polonia per impedire a eventuali migranti di entrare in Germania.

Il gruppo era composto da persone provenienti da più parti del Paese che si erano date appuntamento proprio a Guben. La polizia dopo aver sequestrato loro le armi  li ha segnalati e obbligati a lasciare l'area. I fermi son avvenuti a più riprese tra la tarda serata di sabato e nelle prime ore di domenica proprio mentre nella cittadina si teneva un corteo di opposizione alle pianificate pattuglie di estrema destra. La zona infatti da tempo è nel mirino dei neonazisti per gli attraversamenti dei migranti che impensieriscono anche Berlino tanto che la polizia tedesca ha deciso di inviare sul posto altri 800 agenti e altri potrebbero unirsi nei prossimi giorni. “Centinaia di agenti sono attualmente in servizio giorno e notte. Se necessario, sono pronto a rafforzarli ulteriormente" ha dichiarato domenica dal ministro degli interni tedesco.

La situazione al confine con la Polonia infatti è delicata e per il governo tedesco da lì quest'anno sono passati già oltre 6mila migranti non autorizzati in gran parte provenienti dalla Bielorussia. Proprio  Minsk è accusata di  aver inviato migranti illegali attraverso il confine nell'UE per fare pressione sul blocco imposto alla Bielorussia dopo la contestata rielezione del presidente Alexander Lukashenko. La Bielorussia nega e parla di una incombente catastrofe umanitaria per questo inverno a causa dei migranti rimasti bloccati al confine bielorusso-polacco. Per il momento il governo tedesco ha assicurato che non intende chiudere il confine con la Poloniama il Ministro ha fatato sapere che si potrebbe dover riconsiderare una reintroduzione dei controlli alle frontiere. “Lo deciderà però il prossimo governo guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz, che potrebbe diventare cancelliere entro dicembre  se i tre partiti tedeschi che lavorano per formare un governo di coalizione troveranno l'intesa.

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