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Mistero sulla portaerei nucleare americana: tre soldati morti in meno di una settimana

Tutto è iniziato il 9 aprile scorso quando uno dei militari a bordo è stato rinvenuto senza vita. Il giorno dopo è toccato a un suo collega e infine venerdì a un terzo marinaio.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Le autorità statunitensi stanno indagando sulla morte di tre marinai trovati senza vita a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro mentre erano tutti assegnati alla portaerei nucleare George Washington. Le autorità del Naval Criminal Investigative Service stanno indagando sulle circostanze delle tre morti ma mantengono il massimo riserbo sull’accaduto e la causa così come l’identità delle vittime non è stata resa nota. Tutto è iniziato il 9 aprile scorso quando uno dei militari a bordo è stato rinvenuto senza vita. Il giorno dopo è toccato a un suo collega e infine venerdì scorso, 15 aprile, a un terzo marinaio. Tre decessi in meno di una settimana che hanno fatto scattare molte domande e quesiti e la stessa Marina militare americana ha deciso di portare a bordo della nave una squadra psichiatrica speciale di intervento rapido per fornire supporto per la salute mentale degli altri marinai.

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Il comandante Reann Mommsen, portavoce della Marina statunitense, ha spiegato che l’ultimo marinaio morto è stato rivenuto privo di sensi a bordo della portaerei a propulsione nucleare e curato dall'équipe medica della stessa nave prima di essere trasportato al Riverside Regional Medical Center di Newport dove però purtroppo è morto nonostante i tentativi di salvarlo. Nessuna notizia invece è stata fornita sul luogo del ritrovamento degli altri due marinai della Uss George Washington, deceduti nei giorni pecedenti. "L'incidente è sotto inchiesta e il comando continua a collaborare con il servizio investigativo criminale della marina" ha assicurato Mommsen.

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"Sebbene questi incidenti rimangano oggetto di indagine, non vi è alcuna indicazione iniziale per affermare che vi sia una correlazione tra questi tragici eventi", ha affermato ancora il comandante e portavoce della Marina statunitense, aggiungendo: “La Marina sta collaborando anche con le autorità locali in cui si sono verificati tutti gli incidenti. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno alla famiglia, agli amici e ai compagni di bordo dei nostri marinai". La morte dei tre marinai si è verificata durante uno stop prolungano della nave mentre la portaerei è sottoposta a una complessa revisione presso la Newport News Shipbuilding.

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