13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mosul, l’Isis accerchiato fa saltare in aria la moschea dove fu proclamato il Califfato

Militanti dello Stato Islamico avrebbero fatto esplodere la Grande Moschea di Al-Nuri a Mosul, dove il leader al-Baghdadi proclamò il Califfato nel 2014. L’organo di propaganda dell’Isis punta però il dito contro gli americani.
A cura di Susanna Picone
13 CONDIVISIONI
Immagine

La culla del Califfato in Iraq non esiste più. I jihadisti dell'autoproclamato Stato islamico avrebbero fatto saltare in aria la storica moschea Al-Nuri di Mosul, quella in cui Abu Bakr al Baghdadi nel 2014 proclamò la nascita del “Califfato”. La moschea sarebbe stata distrutta insomma dagli stessi jihadisti, secondo quanto dichiarato dalle autorità irachene, pur di impedire che i nemici la conquistassero. Distrutto anche il minareto pendente Al-Hadba. Ma Amaq, l'organo di propaganda dell'Isis, sostiene che è stato un raid militare statunitense a distruggere la moschea di al Nuri. Da parte sua la coalizione a guida Usa in Iraq ha già negato di avere bombardato l’edificio di Mosul. Un portavoce della coalizione, il colonnello dell'esercito Ryan Dillon, ha confermato che la moschea – che era stata costruita tra il 1172 e il 1173 ed era diventata appunto il principale simbolo dell’Isis in Iraq – è stata distrutta, precisando però che non sono stati gli americani ad abbatterla. “Non abbiamo condotto dei raid in quell'area”, ha spiegato.

Premier iracheno: “Ammissione della sconfitta dell’Isis” – Secondo il primo ministro iracheno Haider al-Abadi la distruzione della moschea di Mosul da parte dell'Isis è una ammissione della sconfitta dei jihadisti. “Il bombardamento di Daesh del minareto al-Hadba e della moschea al-Nuri è una dichiarazione formale della loro sconfitta”, si legge così in un tweet.

La Grande Moschea di Al-Nuri era il simbolo del Califfato – La moschea al-Nouri deve la sua fama al sermone di Abu Al Baghdadi, che il 29 giugno 2014 ha appunto annunciato in quel luogo la rinascita del Califfato e la proclamazione dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. Di Al Baghdadi – la sua ultima apparizione in video risale proprio al discorso nella moschea di Mosul – non si hanno notizie da mesi ma solo una settimana fa il governo russo ha detto che potrebbe essere stato ucciso nel maggio scorso.

L’offensiva per riprendere Mosul – L’esplosione della moschea è avvenuta mentre le unità dell’anti-terrorismo iracheno si trovavano a una cinquantina di metri di distanza. L’offensiva per riprendere Mosul, iniziata nell’ottobre 2016, è nella fase finale e fino a questo momento ha causato un vero esodo dalla città. All’Isis è rimasto ormai solo il controllo della città vecchia. Da settimane si combatte attorno al centro storico della città: asserragliata in una superficie di appena cinque chilometri quadrati, l'Isis oppone una strenua resistenza in particolare nel settore nord-occidentale, mentre ci sono migliaia di civili intrappolati e in disperate condizioni. Nell'offensiva sono impegnati in migliaia, tra forze della sicurezza irachena, combattenti curdi Peshmerga, milizie tribali sunnite e consiglieri militari assistiti dalla coalizione a guida Usa.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views