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Isis, uccisa giornalista a Raqqa. Diceva: “Meglio morta che senza dignità”

La giornalista e attivista Ruqia Hassan, 30enne di origini curde, era nata nei pressi di Kobane e aveva studiato filosofia ad Aleppo. Era ormai l’unica donna reporter indipendente a Raqqa.
A cura di Susanna Picone
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L’unica reporter indipendente donna che da Raqqa, roccaforte jihadista in Siria, sfidava il sedicente Stato Islamico con le sue cronache, denunce e la sua ironia sul web, è stata uccisa. Lo hanno annunciato attivisti locali citati dall'associazione giornalistica Syria Direct. La giornalista si chiamava Ruqia Hassan, 30enne di origini curde era nata nei pressi di Kobane e aveva studiato filosofia ad Aleppo. Quando l’Isis aveva preso il controllo di Raqqa lei si era rifiutata di lasciare la città e aveva continuato a scrivere. Ruqia era fatta conoscere come una coraggiosa “citizen journalist” e talvolta aveva usato lo pseudonimo di Nisan Ibrahim. Su internet la reporter raccontava la vita quotidiana degli abitanti di Raqqa. Aveva anche riferito dei continui bombardamenti aerei della coalizione internazionale. La sua morte risalirebbe a qualche tempo fa ma solo nei giorni scorsi sembra che l’Isis abbia comunicato ai genitori di averla giustiziata in quanto “spia”.

Gli ultimi post della giornalista sui social network: “Ho ricevuto minacce” – “Sono a Raqqa e ho ricevuto minacce di morte. Se mi prenderanno, mi taglieranno la testa, ma meglio una testa tagliata con dignità che vivere con umiliazione”, scriveva Ruqia Hassan prima che l’Isis la uccidesse. Abu Muhammed, fondatore della rete di attivisti “Raqqa viene massacrata nel silenzio”, ha raccontato che più volte, prima di morire, la reporter aveva parlato di minacce ricevute dai jihadisti. Ruquia sarebbe stata scoperta e arrestata lo scorso agosto e infine giustiziata. Il quotidiano britannico “The Independent” ha pubblicato l'ultimo post su Facebook della giornalista risalente a luglio. Sulla stretta dell'Isis contro Internet, Ruqia scriveva ironizzando: “Forza, tagliateci Internet, i nostri piccioni viaggiatori non se ne lamenteranno”.

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