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Medici le dicono che la figlia è morta, poi si correggono: “È viva”. Ma la bimba muore 4 ore dopo

Il dramma vissuto da Alisha Pegg al William Harvey Hospital di Ashford, nel Kent, in Regno Unito.
A cura di Biagio Chiariello
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Prima le hanno detto che la figlioletta era nata morta, poi invece si sono corretti: "È viva", salvo poi farla ripiombare nello sconforto, confermando il decesso della piccola.

Nonostante si fosse recata al William Harvey Hospital di Ashford, nel Kent, con le doglie, Alisha Pegg afferma che i medici l'hanno rispedita a casa, dove ha dato alla luce Grace.

La bimba è nata prematura, di 22 settimane, e la madre ha accusato il personale di averla "trascurata". L'East Kent Hospitals Trust si è scusato per non aver "fornito lo standard di assistenza e supporto" necessario.

Come riporta la BBC, il giorno prima del parto, nel febbraio 2021, la signora Pegg si è recata in ospedale lamentando dolori e crampi addominali. Il personale medico le avrebbe detto che la bambina non si muoveva, ma c'era battito cardiaco.

"Nella mia testa pensavo che mia figlia stesse bene, visto il battito cardiaco. Ho spiegato ai medici che ero in fase di travaglio e ho sentito il bisogno di spingere, ma il dottore mi ha detto di andare a casa".

Meno di 24 ore dopo è tornata in ospedale in ambulanza e le è stato detto che Grace era morta. Ma solo pochi minuti dopo i medici si sono corretti, ammettendo che la bimba era ancora viva. Quattro ore dopo, Grace è morta tra le braccia di sua madre.

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Alisha sostiene che la figlia non ha ricevuto "un intervento medico appropriato", perché si presumeva che fosse morta. "In tutti i loro comunicati hanno sostenuto di aver provato a salvarla, pur non mostrando segni di vita. Eppure è sopravvissuta per quattro ore da sola. Voglio risposte sul motivo per cui non sono stata ascoltata quando ho detto loro con insistenza cosa stava succedendo al mio corpo. Voglio delle scuse" dice Alisha.

Rebecca Martin, chief medical officer presso l'East Kent Hospitals Trust, ha espresso le proprie "sentite condoglianze" e ha aggiunto: "Siamo davvero dispiaciuti di non aver fornito lo standard di assistenza e supporto necessario. Abbiamo cambiato le nostre pratiche e politiche dopo la triste morte di Grace, inclusa l'introduzione di un ulteriore monitoraggio per le persone a rischio di parto pretermine".

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