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Guerra in Ucraina

Marianna uccisa in guerra in Ucraina, l’infermiera partita dall’Italia per difendere il suo Paese

“Parto perché i miei figli possano venire nella mia Patria in libertà” aveva detto la 37enne Marianna Triasko che risiedeva a Villorba, in provincia Treviso, dove ha lasciato il marito italiano e due figli di 10 e 14 anni.
A cura di Antonio Palma
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Era arrivata in Italia 14 anni fa, formandosi una famiglia e dei figli in Veneto dove aveva trovato anche lavoro come infermiera ma quando ha saputo cosa stava accadendo nel suo Paese di origine, l'Ucraina,  Marianna Triasko non ci ha pensato su due volte: è partita arruolandosi nell'esercito e raggiungendo i campi di battaglia dove nei giorni scorsi ha trovato la morte.

La donna, originaria di Ivano-Frankivsk, risiedeva a Villorba, in provincia Treviso, dove ha lasciato il marito italiano e due figli di 10 e 14 anni.

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Quando è iniziata la guerra in Ucraina, era tornata nel suo Paese pensando che quella sua esperienza come infermiera potesse contare molto nelle retrovie dei campi di battaglia per soccorrere i feriti. Partita ad aprile, era stata impiegata proprio nei reparti ausiliari, nella 102esima brigata delle forze di difesa territoriale ucraine.

"Sono qui, in prima linea, in modo che i miei figli possano venire nella loro casa natale, nella mia Patria, in libertà", aveva dichiarato in un video Marianna.

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Ha fatto il suo lavoro fino all'ultimo, fino al quel terribile 24 settembre quando è stata colpita sui campi di battaglia. La donna di 37 anni è morta a seguito di un bombardamento nella zona di Zaporizhzhia, area dove gli scontri armati son sempre più violenti.

Secondo i familiari, Marianna Triasko è stata colpita e ferita gravemente a seguito di un bombardamento coi droni. Trasportata nell'ospedale della città nell'est dell'Ucraina, l'infermiera è morta due giorni dopo per le gravissime lesioni.

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"È cresciuta con un grande amore per l’Ucraina: quando aveva appena 19 anni aveva partecipato alla Rivoluzione Arancione di Tymoshenko e quell’esperienza l’aveva segnata profondamente" ha raccontato al Corriere del Veneto il marito a cui è toccato il triste compito di dire ai suoi figli di 10 e 14 anni che la mamma era morta per la sua patria.

"Marianna ha passato la vita a curare i malati, per questo quando è scoppiata la guerra ha voluto partire: era consapevole del fatto che, come infermiera, avrebbe potuto offrire un aiuto concreto al suo Paese" ha rivelato ancora il marito.

Inizialmente era sta inviata a occidente  lontano dal fronte. Poi tre mesi fa l’hanno promossa a medico da campo e spedita sempre più vicino alla battaglia fino a giungere  a circa venti chilometri dalla centrale nucleare in un ospedale da campo dove ha trovato la morte. Il suo corpo è stato seppellito in Ucraina dove tantissime persone hanno voluto presenziare al suo funerale.

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