Mamma ha messo il neonato nel sacco della spazzatura e l’ha gettato vivo nei cassonetti dal balcone
Non accettava quel bimbo che aveva portato in grembo per nove mesi così, poche ore dopo averlo messo al mondo, ha deciso di disfarsene come spazzatura lanciandolo letteralmente tra i cassonetti dell’immondizia dove il piccolo è morto. Una scena agghiacciante di cui ora la mamma del piccolo, Amber Bowling, si è dichiarata colpevole davanti ai giudici. I fatti contestati alla donna risalgono al dicembre 2018 quando l’imputata, che all’epoca dei fatti aveva 21 anni, è stata arrestata dalla polizia di Manchester, piccolo comune della contea di Clay, nello stato del Kentucky.
Apparsa in Tribunale lunedì, la 25enne si è dichiarata colpevole dell'omicidio del suo bambino e ora attende la sentenza del giudice che potrebbe costarle 40 anni dietro le sbarre di un carcere. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti anche in base alle testimonianze della donna, quel terribile giorno Amber Bowling ha partorito da sola nella sua casa in un complesso di appartamenti a due piani.
Poche ore dopo il parto, la dona ha messo il suo bambino che piangeva in un sacco della spazzatura e lo ha gettato nei cassonetti senza nemmeno scendere le scale ma limitandosi a lanciarlo ancora vivo dal balcone. A ritrovare il piccolo furono alcuni residenti della zona che notarono la busta sulle scale del complesso di appartamenti sentendo un vagito.
Portato in casa, il piccolo non ha resistito fino all'arrivo dei soccorsi medici ed è stato dichiarato morto sul posto. Al momento dei fatti la polizia ha ricevuto una chiamata in cui si informava che un bambino era morto in un sacco dell'immondizia sul portico anteriore del complesso di appartamenti e in poco tempo è risalita alla madre. Secondo l'autopsia, il piccolo è morto per ferite da corpo contundente con frattura cranica e ossa rotte, probabilmente proprio perché scagliato dal secondo piano.