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Madrid, la terribile scoperta: morto il 15% degli ospiti delle case di riposo durante la pandemia

Secondo i dati inviati dalle autorità locali al governo, a cui ha avuto accesso El Pais, emerge che nel periodo tra l’8 marzo e il 15 maggio il 15,31% delle persone che vivevano nei centri di assistenza sociale della regione è morto. Per la maggior parte di loro però no c’è una diagnosi certa di coronavirus perché non c’è stato alcun test.
A cura di Antonio Palma
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Le residenze per anziani e le case di cura sono stati uno degli epicentri di questa pandemia globale da nuovo coronavirus e anche i dati che arrivano dalla Spagna confermano che nelle case di riposo della Comunità di Madrid in questi mesi si è assistito a una vera e propria strage. Secondo i dati inviati dalle autorità locali al governo, a cui ha avuto accesso El Pais, emerge che nel periodo tra l'8 marzo e il 15 maggio il 15,31% delle persone che vivevano nei centri di assistenza sociale della regione è morto. Si tratta di 7.690 persone. Decessi spesso avvenuti con sintomi riconducibili al nuovo coronavirus  ma per la stragrande maggioranza di loro non c'è stato alcun test che potesse confermare la diagnosi di covid-19.

Il dato conferma quella madrilena come la comunità più colpita ma numeri terribili arrivano anche dalle altre regioni del Paese. Secondo un conteggio effettuato dallo stesso quotidiano iberico in base a  informazioni giunte dai vari enti, durante la pandemia in Spagna si son contati oltre 19mila morti nelle case di cura e almeno la metà di loro non è stata testata. La situazione potrebbe essere ancora più drammatica perché si tratta di un bilancio ancora lontano dalla realtà in quanto molte strutture ancora non hanno comunicato ufficialmente i dati alle autorità centrali.

In effetti, c'è una grande differenza tra il numero totale di morti nelle residenze socio sanitarie registrati durante la pandemia e il numero di coloro che hanno avuto una diagnosi certa grazie a un test. Secondo i dati forniti da Madrid, Catalogna, Comunità Valenciana, Asturie, Andalusia, Murcia, Navarra, Galizia e Isole Baleari, tra l'8 marzo e il 15 maggio sono morti 5.346 persone per covid. Su questo punto già da tempo si dibatte in Spagna  e ancora oggi i sindacati denunciano che non ci sono test a tappeto in tutte le strutture. A complicare la situazione anche la disomogeneità dei dati che arrivano dal regioni visto che ad esempio a Madrid ci si riferisce solo a chi è deceduto negli stessi centri mentre in altre regioni anche a chi era stato trasferito in ospedale.

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