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Guerra in Ucraina

L’Ucraina vuole riprendersi la Crimea con le armi occidentali

L’Ucraina avrebbe intenzione di riconquistare la Crimea con l’ausilio delle armi fornite dall’Occidente. Lo ha rivelato al Times viceministro della Difesa Volodymyr Havrylov.
A cura di Gabriella Mazzeo
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L'Ucraina si starebbe preparando a distruggere la flotta russa e a riconquistare la Crimea. Lo ha riferito l'intelligence della Gran Bretagna: il viceministro della Difesa Volodymyr Havrylov ha rivelato al Times che Kiev ha intenzione di agire con "l'aiuto delle armi occidentali a lungo raggio". "L'Ucraina – ha detto – sarà in grado di riprendersi la Crimea illegalmente annessa alla Russia".

Zelensky sembra dunque intenzionato a continuare a combattere sul campo contro Mosca. È ancora lontano il tavolo delle trattative con il Cremlino: il presidente ucraino ha licenziato proprio in questi giorni il capo dei servizi di sicurezza SBU Ivam Bakanov e il procuratore generale del Paese Irina Venediktova. La decisione presa nel pieno della guerra a causa dei "troppi tradimenti" indica la volontà di Kiev di unire l'efficienza strategica alla forza delle armi fornite dall'Occidente. 

Secondo il presidente ucraino, infatti, gli armamenti occidentali stanno facendo una "differenza notevole" sul campo di battaglia, infliggendo gravi perdite all'invasore russo. L'ottimismo ritrovato di Kiev avrebbe spinto l'Ucraina ad alzare la posta in gioco, puntando non solo a mantenere il dominio sul Donbass, ma anche alla riconquista della Crimea. 

Nel frattempo continua l'offensiva russa nella regione, anche se le difficoltà non sono poche. Mosca sarebbe alle prese con una carenza di soldati. I generali sarebbero dunque davanti a un dilemma: schierare le riserve sul territorio delle repubbliche indipendentiste o parare i contrattacchi ucraini nel settore sud-occidentale di Kherson.

Nonostante tutto, Vladimir Putin vuole evitare a tutti i costi la mobilitazione generale, che significherebbe dare alla "missione speciale" la connotazione di una vera e propria guerra. Per far fronte alle difficoltà sul territorio ucraino, il Cremlino ha decretato la mobilitazione volontaria che riguarda i soggetti federali, ossia le 85 regioni della Federazione russa, compresa la Crimea. L'obiettivo è quello di formare con budget regionali e fondi della previdenza sociale 85 battaglioni di almeno 400 volontari. Il salario va da 220mila a 350mila rubli al mese.

A rispondere all'appello, soprattutto i giovani delle zone povere come Cecenia, Daghestan e Buriazia. Secondo alcuni media indipendenti russi, le offerte di denaro per andare a combattere in Ucraina sono arrivate anche nelle prigioni e nei grandi cantieri navali finiti sotto sanzione.

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