229.245 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le offrono ananas riempito di petardi, elefantessa muore col cucciolo in grembo

“Non ha fatto del male a un singolo essere umano anche quando correva in preda ad un dolore lancinante nelle strade del villaggio. Non ha distrutto una sola casa” ha raccontato la guardia forestale che l’ha soccorsa senza però poter fare nulla. L’elefantessa è morta nel fiume dove si era rifugiata in cerca di riparo e sollievo per le gravissime ferite.
A cura di Antonio Palma
229.245 CONDIVISIONI
Immagine

Vagava in cerca di cibo ai limiti dei villaggi della zona quando ha trovato qualcuno che le ha offerto un ananas e lei, che si era sempre fidata dell’uomo pur essendo libera, l'ha preso e l’ha messo in bocca dove però è esploso perché qualcuno, pensando di giocare, aveva imbottito il frutto di petardi. È la drammatica storia di una elefantessa del Kerala, in India, morta tra atroci sofferenze e dopo ore di agonia nella Silent Valley Forest. Con lei è morto anche il cucciolo che portava in grembo. A raccontare la sua storia un agente forestale che con i colleghi ha tentato di tutto per salvarla ma senza poter fare nulla.

“La sua bocca era distrutta, la sua mascella era rotta e non era più in grado di mangiare dopo aver masticato l'ananas che le è esplosa in bocca” ha raccontato l’uomo a capo delle guardie forestali del distretto di Palakkad. L'elefantessa è morta poi sul fiume Velliyar dove si era rifugiata in cerca di riparo e sollievo per le gravissime ferite. “Quando l'abbiamo vista era in piedi nel fiume, con la testa immersa nell'acqua. Sapeva che stava per morire e no ha fatto avvicinare nessuno” ha raccontato l’uomo, Mohan Krishnan, in un commosso ricordo su facebook.

“Quando l’ananas che ha mangiato è esploso, deve essere rimasta scioccata non pensando a se stessa, ma al cucciolo che avrebbe partorito tra 18 o 20 mesi” ha raccontato l’agente. Le successive analisi infatti hanno accertato che era anche incinta. Le guardie forestali hanno deciso infine di riportarla nella foresta per cremarla. “Non ha fatto del male a un singolo essere umano anche quando correva in preda ad un dolore lancinante nelle strade del villaggio. Non ha distrutto una sola casa. Era piena di bontà, ecco perché abbiamo deciso di darle l’addio che meritava.

229.245 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views