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Covid 19

La strategia della Cina per spingere gli anziani a vaccinarsi contro il Covid

Alle persone preoccupate per i possibili effetti collaterali del vaccino si stanno offrendo pacchetti assicurativi gratuiti riservati agli over 60.
A cura di Davide Falcioni
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Come convincere le centina di migliaia di anziani scettici a vaccinarsi? In Cina si sono posti seriamente il problema ed hanno escogitato una possibile soluzione che potrebbe finalmente consentire al Paese di allentare le restrizioni e rilanciare l'economia: alle persone preoccupate per i possibili effetti collaterali del vaccino si stanno offrendo pacchetti assicurativi gratuiti riservati agli over 60. La polizza garantisce un risarcimento fino a 500.000 Rmb (circa 70mila euro) a coloro che riportano gravi conseguenze a causa del farmaco. I pacchetti assicurativi permettono di risarcire anche le famiglie, a condizione che dimostrino che la morte della persona cara è stata correlata alla ricezione del vaccino.

Nella sola Pechino, circa 60.000 anziani hanno sottoscritto la polizza da aprile. Come in altri paesi, un gran numero di persone in Cina nutre forti dubbi sulla sicurezza dei vaccini malgrado la sicurezza di Sinovac sia stata ampiamente dimostrata. Tuttavia i funzionari governativi e i media statali evitano di parlare anche degli effetti collaterali minori, come febbri e dolori localizzati, con l'effetto creare nella popolazione ancor più scetticismo. Questa strategia comunicativa, infatti, ha favorito la circolazione di bufale su presunti legami tra vaccini e malattie gravi come la leucemia e il diabete di tipo 1, fake news che – giocoforza – fanno particolarmente presa soprattutto sulla popolazione anziana.

Senza terze dosi in Cina impossibile allentare le restrizioni

Secondo un immunologo di Pechino l'ostinazione delle autorità sanitarie nel dire che il vaccino è sicuro al 100% e non comporta neanche rischi lievi per la salute si sta rivelando un boomerang. Intervistato dal Financial Times, l'esperto ha spiegato che una maggiore trasparenza gioverebbe sicuramente alla causa e convincerebbe molti scettici a vaccinarsi: al 5 maggio, meno di due terzi dei cittadini cinesi di età pari o superiore a 60 anni avevano ricevuto una dose di richiamo, come raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Per ottenere l'immunità di gregge, si stima che l'80% dell'intera popolazione necessiti di una terza dose. Si stima che circa 100 milioni di cinesi non siano vaccinati o lo siano solo parzialmente, suscitando il timore che potrebbero esserci milioni di ricoveri e morti se il presidente Xi Jinping allentesse la strategia zero-Covid.

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