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Guerra in Ucraina

Il Patriarca Kirill ai 300.000 cittadini chiamati da Putin a combattere: “Se morite, sarete con Dio”

Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie esorta i fedeli ad arruolarsi all’indomani della mobilitazione militare di Putin: “Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare”
A cura di Biagio Chiariello
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"Andate coraggiosamente ad adempiere al vostro dovere militare. Ricordate che, se morirete per il vostro paese, sarete con Dio nel suo regno, nella gloria e la vita eterna". Sono le parole a margine della mobilitazione voluta dal presidente russo Vladimir Putin pronunciate dal patriarca russo Kirill. Come si vede in un video diffuso da Nexta tv, il capo della chiesa ortodossa russa esorta a non aver paura di morire in battaglia, mentre migliaia di giovani russi vengono mobilitati per andare a combattere in Ucraina.

Dichiarazioni molto simili a quelle risalenti all'inizio della cosiddetta “operazione militare speciale” quando era intervenuto per impartire la benedizione alle truppe che partivano per una "guerra giusta". In un sermone pronunciato al monastero Zachatyevsky di Mosca Kirill ha quindi benedetto la decisione di Putin di richiamare circa 300.000 riservisti a combattere.

"Dobbiamo essere molto forti. Quando dico “noi”, intendo le Forze Armate in primo luogo, ma non solo – oggi tutto il nostro popolo dovrebbe, per così dire, svegliarsi, svegliarsi, capire che è giunto un momento speciale, da cui può dipendere il destino storico del nostro popolo. Rivolgetevi ai rappresentanti delle nostre forze armate, rivolgetevi a loro, e attraverso di loro al nostro esercito e alla nostra marina, a tutti i difensori della Patria, affinché si rendano conto dell’importanza storica del momento che stanno vivendo", ha affermato.

"Andate con coraggio ad adempiere al vostro dovere militare e ricordatevi che se date la vita per il vostro Paese sarete con Dio nel suo Regno che vi darà gloria e vita eterna".

Intanto il Cremlino riconosce che da parte della popolazione russa c'è stata una prima reazione all'annuncio della mobilitazione per la guerra in Ucraina bollandola come "estremamente emotiva". Ad ammetterlo è il portavoce Dmitry Peskov, all’agenzia di stampa russa Tass. Secondo Peskov, "si poteva in qualche modo capire la reazione isterica delle prime ore dopo l’annuncio, o anche nella prima giornata, perché vi era una certa mancanza di informazioni, ma già dalla giornata di ieri sono state attivate tutte le linee di informazione necessarie".

Nei giorni scorsi, l’annuncio del reclutamento di 300 mila riservisti aveva scatenato il panico di una parte della popolazione russa. Per evitare l'arruolamento i cittadini starebbero infatti tentando di lasciare il Paese: i biglietti dei voli aerei per lasciare il Paese sono finiti in poche ore e migliaia di auto si sono incolonnate al confine con la Georgia per cercare di abbandonare la Russia.

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