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Il mistero dei suicidi a bordo della portaerei Usa Washington

Nell’ultimo anno sono quattro i marinari morti suicidi a bordo e sette in tutto da quando la portaerei è ferma per essere sottoposta a lavori di revisione.
A cura di Antonio Palma
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Che qualcosa a bordo della portaerei nucleare americana Uss George Washington non andasse si era capito all'inizio di aprile quando tre marinai erano stati trovati morti in meno di una settimana ed erano scattate le prime indagini ma da allora il giallo dei marinai morti a bordo della nave statunitense sembra sia ancora più lontano dal chiarirsi. Si è scoperto infatti che nell'ultimo anno sono quattro i marinari morti suicidi a bordo e sette in tutto da quando la portaerei è ferma per essere sottoposta a una revisione a Newport News, in Virginia. La Marina militare statunitense infatti ha riconosciuto che oltre ai quattro suicidi dell'ultimo anno, alla conta dei morti a bordo vanno aggiunti altri tre marinai suicidi tra il 2019 e il 2020.

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Una percentuale di decessi e di gesti estremi al di fuori del comune anche per dei militari e che ha spinto anche il Congresso statunitense a chiedere chiarimenti su quanto sia accaduto e avvenga sulla portaerei George Washington. In attesa dei risultati delle indagini ufficiali e del lavoro delle commissioni, sempre più marinai però si aprono dietro anonimato raccontando di una situazione invivibile all'intero della portaerei. Una situazione che pare dipenda dalla condizione in cui si sono venuti a trovare i marinati dopo la decisione di fermare la nave in un bacino per una serie di ammodernamenti che richiedono anni. La George Washington, una delle portaerei a propulsione nucleare di classe Nimitz in dotazione alla marina militare Usa, si trova infatti è all'ancora a in Virginia dal 2017 ed è diventata praticamente un cantiere dove la vita a bordo è sempre più angusta, fa caldo spesso non c'è acqua e ci sono rumori assordanti per tutto il giorno. Nelle ultime settimane diversi marinai hanno lamentato a "Navy Times" e a "Nbc News" le condizioni di lavoro a bordo della nave, e uno ha confessato di aver tentato a sua volta il suicidio.

Natasha Huffman
Natasha Huffman

I nomi dei marinai morti non sono stati resi noti ufficialmente dalla Marina ma i media locali hanno indentificato le tre vittime di aprile. Il 15 aprile il marinaio  Xavier H. Mitchell-Sandor è morto per una ferita da arma da fuoco autoinflitta. Il 10 aprile, l'elettricista delle comunicazioni interne di 3a classe Natasha Huffman è morta per impiccagione, secondo il medico legale. Il giorno prima, anche lo specialista di 3a classe Mika'il Rayshawn Sharp è morto per una ferita da arma da fuoco autoinflitta.

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