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Gli Stati Uniti: “Turchia pronta ad invadere il nord della Siria”

La Casa Bianca ha annunciato che la Turchia si appresta a invadere il nord della Siria. “Le forze armate degli Stati Uniti non sosteranno questa operazione e, avendo sconfitto il califfato territoriale dello Stato Islamico, non saranno più nell’area circostante”. I dettagli dell’operazione dovrebbero essere resi noti a novembre.
A cura di Davide Falcioni
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Secondo la Casa Bianca la Turchia si starebbe apprestando a lanciare "un'operazione militare nel nord est della Siria da tempo programmata". Le truppe statunitensi non saranno più "nell'area circostante" quando l'invasione avrà inizio. "Le forze armate degli Stati Uniti non sosteranno questa operazione e, avendo sconfitto il califfato territoriale dello Stato Islamico, non saranno più nell'area circostante", ha spiegato la dichiarazione della portavoce Stephanie Grisham, diffusa dopo di una telefonata tra Donald Trump e Recep Tayyip Erdogan. Nel corso della loro conversazione i due leader hanno discusso della guerra in Siria e stabilito di incontrarsi tra circa un mese a Washington.

L'invasione della Turchia nel nord della Siria è stata duramente contestata dalle Forze democratiche siriane (l'alleanza curdo-araba delle Fds) secondo cui un "attacco turco" rischierebbe di annullare i successi nella lotta allo Stato Islamico e di fare del paese una "zona di conflitto permanente". Le Fds hanno ricordato di aver rispettato gli impegni previsti dall'"accordo sul meccanismo di sicurezza, smantellando le fortificazioni militari tra Tell Abyad e Ras al-Ayn, ritirando le unità di combattimento con le armi pesanti" dalle zone lungo il confine con la Turchia. "Tuttavia – affermano – le minacce di Erdogan hanno come obiettivi quelli di cambiare il meccanismo di sicurezza in un meccanismo di morte, di fare sfollati tra la nostra gente e trasformare la regione sicura e stabile in una zona di conflitto e guerra permanente". "Mentre la comunità internazionale cerca una soluzione politica per la Siria – aggiungono le Fds – il popolo siriano soffre da anni per la guerra".

Secondo Ibrahim Kalin, portavoce di Erdogan, la "sicurezza dei confini" e il "ritorno dei profughi" sono gli obiettivi di un'eventuale nuova operazione militare turca nella Siria settentrionale. "Il piano per la zona sicura ha due scopi: mettere in sicurezza i nostri confini eliminando gli elementi terroristici e garantire il ritorno sicuro dei profughi", ha twittato stamane Kalin. "La Turchia è forte e risoluta", ha aggiunto.

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