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Giappone, negozio dota le commesse con il ciclo mestruale di un badge

Un “badge” distintivo alle commesse nei giorni di ciclo mestruale. Un grande magazzino giapponese è finito al centro di aspre polemiche dopo aver deciso di dotare di un cartellino le sue dipendenti che, durante il ciclo, posso decidere di indossarlo su base volontaria. L’accessorio dovrebbe servire a chiedere maggiore collaborazione ai colleghi.
A cura di Davide Falcioni
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Un "badge" distintivo alle commesse nei giorni di ciclo mestruale. Un grande magazzino giapponese è finito al centro di aspre polemiche dopo aver deciso di dotare di un cartellino le sue dipendenti che, durante il ciclo, posso decidere di indossarlo su base volontaria. L'iniziativa era stata assunta a ottobre scorso in uno dei punti vendita della catena Daimaru, a Osaka, con un'idea di alcune  lavoratrici convinte che in questo modo i loro colleghi sarebbero stati più collaborativi e disposti a concedere più tempo di riposo alle commesse in quei giorni.

A indicare le lavoratrici col ciclo è il celebre personaggio manga Seiri-chan, nato lo scorso anno e diventato anche un film. In inglese il nome suona come ‘Miss Period' (‘Signorina ciclo'): è a forma di cuore rosa, con delle pronunciate labbra rosse. Dopo la diffusione della notizia sui media, Daimaru ha ricevuto una valanga di domande e critiche sul ‘badge del ciclo'. La reazione è stata tale che il grande magazzino ha deciso di "rivedere" la sua politica. "Non cancelleremo il programma in sé, perché è a uso strettamente interno, per la comunicazione tra i dipendenti", ha spiegato una portavoce della società,  "ma lo rivedremo", usando qualcosa di diverso dal cartellino.

"La maggior parte del nostro staff è composto da donne e sono proprio loro a sostenere il programma", ha dichiarato la portavoce, "continueremo in modo diverso". Daimaru si sta preparando a lanciare un nuovo comparto dedicato all'igiene femminile sullo stesso piano della moda per giovani donne. Durante la pianificazione della nuova sezione, lo staff ha parlato apertamente della propria esperienza durante il ciclo e di come migliorare l'ambiente di lavoro in quel periodo. "Un tempo parlare in pubblico di cose del genere era un tabù, ma ora possiamo farlo", ha affermato la portavoce di Daimaru.

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