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Francia, difficoltà a respirare ma per i medici è bronchite: a 3 anni muore per aver ingerito pila

La terribile storia di malasanità arriva dalla Francia dove la piccola Faustine Aberkane è morta nell’estate di tre anni fa e dove ora una perizia schiacciante accusa senza mezzi termini i medici e radiologi che non si sono accorti dell’evidente macchia che era perfettamente visibile nelle radiografie.
A cura di Antonio Palma
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Vedendola con una tosse persistente e difficoltà a respirare e a mangiare, i genitori l’avevano portata in ospedale dove, dopo alcuni esami clinici, i medici li avevano rassicurati parlando di una semplice bronchite ma la piccola di 3 anni in realtà aveva ingerito una piccola pila al litio che infine l’ha portata alla morte. La terribile storia di malasanità arriva dalla Francia dove la piccola Faustine Aberkane è morta nell’estate di tre anni fa e dove ora una perizia schiacciante accusa senza mezzi termini i medici e radiologi che non si sono accorti dell’evidente macchia che era perfettamente visibile nelle radiografie.

La piccola si era presentata al pronto soccorso dell’ospedale Femme-Mère-Enfant (HFME) di Bron, nella metropoli di Lione. I medici però avevano parlato solo di bronchite rimandandola a casa. Anche quando tre giorni dopo si era ripresentata con gli stessi problemi la diagnosi era stata la stessa. In realtà nel corpo della bimba la pila al litio le stava bruciando la gola e quando infine se ne sono accorti, per Faustine era troppo tardi. La piccola è morta dopo un anno di calvario in ospedale. I genitori chiedono di fare luce e parte la denuncia e la relativa inchiesta della gendarmeria che rivela una verità agghiacciante: i medici avrebbero agito superficialmente senza controllare gli stessi esami che avevano rischiato e da cui si capiva benissimo cosa stesse accadendo.

Come riporta le Parisien, ad incastrare i medici le cartelle cliniche della piccola. La perizia parla di "diagnosi errata", di comportamento "incomprensibile" dei medici denunciando "l'accumulo di diversi errori medici". I medici avrebbero visto la macchia visibile sulla gola che indicava il corpo estraneo ma avrebbero interpretato il tutto come una medaglietta che la bimba aveva dimenticato. Gli stessi radiologi non avevano segnalato la gravità della situazione emersa dall’esame e la bimba era stata rimandata a casa. Era l'inizio del lungo calvario di Faustine passato per 27 operazioni che però non le hanno salvato la vita.

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