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Fallisce seconda banca Usa: dopo Silicon Valley chiusa Signature Bank, lunedì nero per le borse

Arriva già un primo effetto diretto del crac della Silicon Valley Bank, chiude una seconda banca statunitense, la Signature Bank menytre le borse europee in apertura sono crollate. Il Tesoro degli Stati Uniti, FED e FDIC hanno assicurato che saranno messe in campo tutte le contromosse.
A cura di Antonio Palma
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A pochi giorni dal crac della Silicon Valley Bank arriva già un primo effetto diretto, chiude una seconda banca statunitense, la Signature Bank, e ora è corsa contro il tempo per evitare un disastro a catena nel settore del credito negli Usa ma anche a cascata in tutto il Mondo. Si prevede infatti un lunedì nero per le borse europee che in apertura sono crollate così come sono crollati i rendimenti dei titoli di stato mondiali.

Contestualmente all’annuncio della chiusura del secondo istituto di credito, infatti, con un comunicato congiunto, il Tesoro degli Stati Uniti, FED e FDIC hanno assicurato che saranno messe in campo tutte le contromosse per evitare contraccolpi pesanti. In particolare la Banca centrale statunitense renderà disponibili finanziamenti e prestiti d'emergenza alle banche per assicurare che siano in grado di rispondere alle richieste dei clienti che vogliono ritirare i loro fondi ed evitare così una pericolosa mancanza di liquidità, con tutte le conseguenze del caso.

L'intervento lampo delle maggiori istituzioni economiche del Paese, prima della riapertura delle contrattazioni a Wall Street, si è reso necessario dopo due giornate di pesanti perdite per il settore bancario seguite al fallimento di Silicon Valley Bank. Perdite che hanno portato appunto alla chiusura di Signature Bank, un piccolo istituto con sede a New York che venerdì in Borsa aveva perso oltre un quarto del suo valore.

Si tratta di una piccola banca con circa 2200 addetti e quindi non paragonabile alla californiana Silicon Valley Bank ma che comunque dà il senso del clima molto difficile che si sta respirando sui mercati finanziari americani. Un clima di sfiducia crescente che potrebbe avere conseguenze disastrose per l’economia a stelle e strisce e non solo.

Da qui l’intervento di Tesoro Usa, Fdic e Fed che spiegano: "Assumiamo un'azione decisa per proteggere l'economia americana rafforzando la fiducia nel nostro sistema bancario. Il sistema resta resiliente e si basa su fondamenta solide, in larga parte grazie alle riforme effettuate dopo la crisi finanziaria”.

Un piano per ridare fiducia che, oltre alla promessa di finanziamenti alle banche, prevede per i clienti di Silicon Valley Bank la possibilità di accesso a tutti i loro depositi da oggi sotto la direzione dell'Autorità federale di garanzia dei depositi che fa da curatore fallimentare.  "I depositanti avranno accesso a tutti i loro fondi a partire da lunedì 13 marzo. Nessuna perdita associata con la risoluzione di Silicon Valley Bank sarà a carico del contribuente" spiega la nota.

Rassicurazione che non sono servite a rassicurare i mercati con Borse europee a picco in apertura di seduta. Maglia nera Milano, con il Ftse Mib che crolla del 3,2%, affossata dalle banche: Bper -7,2%, Banco Bpm -6,3%, Intesa Sanpaolo -5,4%. Francoforte perde il 2,9%, Parigi il 2%, Londra l'1,7%.

Silicon Valley Bank Uk svenduta a Hsbc per una sterlina

Intanto la filiale britannica della Silicon Valley Bank Uk ( er la quale la Bank of England ha chiesto lo stato di insolvenza dopo il crack) è stata venduta a Hsbc: lo ha annunciato il governo britannico. Hsbc Holdings plc è uno dei più grandi gruppi bancari del mondo. È il primo istituto di credito europeo per capitalizzazione, la sua sede si trova nella Hsbc Tower nei Docklands di Londra.

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