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Regno Unito. Porta la droga al fidanzato ricoverato in ospedale: l’uomo muore il giorno dopo

Samuel Buckley era ricoverato all’ Humber Centre for Forensic Psychiatry quando è stato colto da un malore ed è morto. Il giorno prima la fidanzata Victoria Bateman, 28enne, gli aveva portato della Spice (cannabis sintetica) dopo le continue pretese dello stesso uomo.
A cura di Biagio Chiariello
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Il mio fidanzato "mi ha tormentata per farsi portare la droga” mentre si trovava in un ospedale psichiatrico. È quanto sostiene Victoria Bateman, 28enne, in merito al decesso di Samuel Buckley. La donna era riuscita a contrabbandare della Spice (una sorta di cannabis sintetica) nel Humber Centre for Forensic Psychiatry nel gennaio 2018. Ma il giorno successivo il ragazzo è stato colpito da un attacco di cuore ed è morto al Hull Royal Infirmary, dove era stato portato d’urgenza. La Bateman ha confessato di avergli portato la droga dopo essere stata messa alle strette dalla polizia quando la mamma della vittima ha trovato delle confezioni di droga nei vestiti del figlio. “Ho ordinato la droga online” ha ammesso la 28enne.

In un primo si era ipotizzato che i pubblici ministeri accusassero la Bateman di omicidio colposo, ma in realtà non potevano essere sicuri che fosse l'unica a rifornire di droga Buckley.  "Questo caso riguarda circostanze tragiche. I sospetti sono caduti immediatamente sull'imputata e quando è stata arrestata, ha spiegato il contesto in cui le era stato chiesto di portare la droga, inizialmente si sarebbe rifiutata, ma alla fine ha ceduto” ha spiegato il procuratore Stephen Welsh. L’avvocato della donna, Stephen Robinson, ha aggiunto: "L'imputata non può assumersi la responsabilità legale della morte della vittima, ma sente una responsabilità morale. È molto dispiaciuta per quello che è successo. Lei sa che nulla di ciò che può dire attenuerà la perdita percepita da quelli più vicini a lui. Quanto successo ha avuto un effetto negativo anche su di lei, è stata sottoposta a una consulenza per venirne a patti” ha aggiunto il legale. La Bateman si è dichiarato colpevole per la fornitura di una droga di classe B. Il giudice Ben Nolan l'ha condannata a un ordine comunitario di due anni con 80 ore di lavoro non retribuito da eseguire in quel periodo.

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