350 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Esplosione gasdotto Nord Stream, il caso del presunto messaggio che Truss avrebbe inviato a Blinken

“Tutto fatto”. Sarebbe questo il testo dell’sms che, secondo la Russia, l’ex premier britannica Liz Truss avrebbe inviato al segretario di Stato americano Antony Blinken subito dopo l’esplosione del gasdotto Nord Stream. Ma non sono state fornite prove di questo presunto messaggio.
A cura di Davide Falcioni
350 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Tutto fatto". Sarebbe questo il testo dell’sms che, secondo la Russia, l'ex premier britannica Liz Truss avrebbe inviato al segretario di Stato americano Antony Blinken subito dopo l’esplosione del gasdotto Nord Stream, lo scorso 26 settembre.

Sono giorni che la Russia dice che sono stati i britannici a bombardare il gasdotto e ora Mosca ha ripreso anche un’altra teoria mai comprovata: quella appunto secondo cui l’ex prima ministra Liz Truss – il cui telefonino sarebbe stato hackerato dai russi la scorsa estate secondo il "Mail on Sunday" – avrebbe mandato a Blinken questo messaggio con scritto “it’s done!”. Ma da dove nascono queste accuse?

A rivelare il presunto contenuto del messaggio di Truss al numero uno della diplomazia americana, secondo quanto riporta sempre Ria Novosti, sarebbe stato l’imprenditore informatico tedesco con cittadinanza finlandese Kim Dotcom, accusato di frode dall’Fbi e attualmente residente in Nuova Zelanda. "Impossibile non prestare attenzione al messaggio sms che l’allora primo ministro britannico Liz Truss, un minuto dopo l’esplosione dei gasdotti, ha inviato al segretario di Stato americano Antony Blinken riferendo che ‘è tutto fatto'”, ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev in una riunione dei segretari dei Consigli di sicurezza dei paesi della Csi.

L'sms, secondo Dotcom, proverebbe il coinvolgimento della Marina Militare britannica nell'attacco al Nord Stream. Ma nessuno sa neppure quali sono le fonti di Dotcom, che non offre alcuna prova solida a sostegno dell’affermazione.

Dotcom, il cui vero nome è Kim Schmitz, è un informatico tedesco-finlandese che in passato gestiva il sito Megaupload, che consentiva la visione di film illegalmente. Condannato nel 1998 per una truffa basata sulla vendita di numeri di carte telefoniche rubate, è stato arrestato anche nel 2012 per associazione a delinquere per la sua attività di hackeraggio.

Secondo Londra le sue rivelazioni circa l'sms di Liz Truss sarebbero infondate e in ogni caso non basterebbero a provare il coinvolgimento della Marina inglese nel sabotaggio del Nord Stream. Persino Maria Zakharova, portavoce del Cremlino, è apparsa piuttosto cauta. Interpellata sul caso, si è accontentata di porre la domanda: "Liz Truss ha inviato quel messaggio?".

Quel che è certo insomma è che al momento, la versione della Russia risulta carente di prove fondate.

350 CONDIVISIONI
4223 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views