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Emergenza in Germania: non ci sono più posti negli ospedali per i bimbi colpiti da virus respiratori

L’associazione dei medici di terapia intensiva tedeschi ha reso noto che i reparti pediatrici degli ospedali del Paese sono al limite a causa di un boom di casi di Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) tra i neonati.
A cura di Davide Falcioni
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Un nuovo allarme sanitario arriva questa volta dalla Germania. I medici di terapia intensiva tedeschi ieri hanno infatti reso noto che i reparti pediatrici degli ospedali del Paese sono al limite a causa di un boom di casi di Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) tra i neonati.

DIVI, autorevole associazione di rianimatori tedeschi, ha affermato che l'aumento stagionale dei casi di RSV e la carenza di infermieri stanno causando una "situazione catastrofica" negli ospedali.

L'RSV è un virus comune e altamente contagioso che infetta quasi tutti i neonati e i bambini entro i 2 anni, alcuni dei quali possono ammalarsi in modo grave. Secondo gli esperti l'allentamento delle restrizioni legate alla pandemia di coronavirus sta determinando un aumento delle infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale, e non sempre i sistemi immunitari di bambini in tenerissima età sono pronti ad affrontare adeguatamente la minaccia.

Secondo DIVI – che ha citato un recente studio – sono meno di 100 i posti letto pediatrici gratuiti nelle terapie intensive, e come se non bastasse la situazione potrebbe peggiorare.

"Se le nostre previsioni sono corrette, il quadro si aggraverà nei prossimi giorni e settimane", ha dichiarato al canale di news tedesco n-tv Sebastian Brenner, capo dell'unità di terapia intensiva pediatrica dell'ospedale universitario di Dresda. Ben peggiore è stata invece la previsione del dottor Michael Sasse, capo della terapia intensiva pediatrica presso l'ospedale universitario MHH di Hannover. "La situazione è così precaria che dobbiamo davvero dire che i bambini muoiono perché non possiamo più curarli", ha detto.

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OMS: "Preoccupante aumento dei casi di virus respiratorio sinciziale (RSV)"

Che quello dei medici tedeschi non è allarmismo lo testimonia anche una dichiarazione congiunta di UE, Oms Europa e Ecdc: "L'epidemia della stagione influenzale 2022-2023 è iniziata presto nella regione europea con un incremento preoccupante dei casi di virus respiratorio sinciziale (RSV); contemporaneamente il COVID-19 è ancora una minaccia. La regione sta attualmente sperimentando una crescente circolazione di influenza e RSV. Insieme a Covid-19, si prevede che questi virus avranno un forte impatto sui nostri servizi sanitari e sulla popolazione questo inverno. Ciò evidenzia quanto sia importante per i gruppi vulnerabili vaccinarsi contro l'influenza e il Covid-19, nonché per proteggere se stessi e gli altri dalle infezioni".

Che cos'è l'RSV

RSV (acronimo che deriva dall'inglese "Respiratory Syncytial Virus") è un agente virale in grado di infettare l'apparato respiratorio di pazienti di qualunque età, ma che principalmente colpisce i bambini nei primi anni di vita. Il virus respiratorio sinciziale infetta gli epiteli delle vie aeree, dove causa la necrosi delle cellule. Il virus causa spesso una polmonite e può coinvolgere le più piccole diramazioni bronchiali (bronchiolite).

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