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“Dobbiamo ripararle il computer”, installano software spia e portano via 90mila euro alla pensionata

“Non aveva internet banking, pensavano fosse al sicuro dalle truffe online ma purtroppo non è stato così”, hanno raccontato i figli di una anziana donna australiana vittima di una truffa online.
A cura di Antonio Palma
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“Poiché non disponeva di internet banking, pensavano fosse al sicuro dalle truffe online ma purtroppo non è stato così”, è l’amara constatazione dei figli di una anziana donna australiana vittima di una truffa iniziata online e poi proseguita telefonicamente che alla fine le è costata la cifra di 100mila dollari, circa 90mila euro.

Tutto è iniziato con un finto avviso di sicurezza apparso sul suo computer con un numero di telefono da chiamare per risolvere il problema. La pensionata di 90 anni lo ha fatto senza temere e da lì sono iniziati i suoi guai. Spacciandosi per addetti Apple, i truffatori hanno convinto la signora che aveva diritto a un rimborso e che avevano bisogno dei suoi dati.

L'anziana donna non aveva mai utilizzato l'online banking e, con la scusa di aiutarla a configurarlo, i truffatori le hanno installato un software spia. A questo punto l’hanno convinta che era avveduto un errore e che doveva restituire 50mila dollari. Sono stati così convincenti che la pensionata si è recata in banca per fare il bonifico e così ha perso i primi soldi.

La truffa però non era finita, con la scusa che il pagamento non era andato a buon fine, la donna è stata indotta a ripetere il bonifico e ha perso così centomila dollari. Solo a questo punto i figli si sono accorti di quanto stava accadendo. "Siamo rimati sconvolti. La mamma è cliente della banca da 60 anni, come hanno potuto lasciare che accadesse?" hanno dichiarato i figli della donna ai media locali, ritenendo che l’istituto di credito non sia intervenuto anche di fronte a una somma così considerevole.

“La gente dice ‘perché non hai semplicemente riattaccato’, ma erano molti insistenti, mi mettevano fretta ed ero preoccupata che avrebbero continuato a chiamarmi. Un giorno ni hanno telefonato circa 18 volte', ha raccontato la sfortunata vittima a 7News , rivelando: “Ad un certo punto ero molto spaventata, mi sentivo come se mi stessero guardando e ascoltando”.

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