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Cos’è la Comunità politica europea lanciata da Macron e cosa cambia rispetto a oggi

Il presidente francese Macron lancia l’idea di una Comunità politica europea, per far entrare immediatamente l’Ucraina e rilanciare il sogno comunitario.
A cura di Giacomo Andreoli
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Una nuova Comunità politica con gli attuali Paesi membri dell'Unione europea, ma anche altre nazioni del Vecchio Continente. È l'idea lanciata dal presidente francese Emmanuel Macron in occasione della festa dell'Europa di ieri, con l'evento finale della Conferenza sul futuro d'Europa. Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Non sarebbe propriamente una nuova Unione, ma uno spazio, creabile a partire dal modello del Consiglio d'Europa, in cui le nazioni europee aderiscono alla base di valori, trovando uno spazio di sicurezza e cooperazione nei campi dell'energia, delle infrastrutture, della circolazione delle persone e dei giovani. Questo garantirebbe un ingresso immediato dell'Ucraina e un ritorno nella famiglia europea, se c'è volontà da parte degli inglesi, del Regno Unito.

In questo modo si potrebbe far entrare nella Comunità anche Paesi che non potrebbero far parte immediatamente dell'Unione, ma che vengono ritenuti in grado di condividere i valori dell'Unione. Contemporaneamente, però, il presidente francese vuole cambiare i Trattati Ue, garantendo che il voto a maggioranza basti per prendere decisioni in vari ambiti (per lo più politica fiscale, estera e sociale). Non solo: Macron vorrebbe dare al Parlamento il diritto di iniziativa legislativa e fissare traguardi comuni per clima, piena occupazione, giustizia sociale e crescita economica.

Questa "Comunità" assomiglia a quanto proposto dal segretario del Partito democratico Enrico Letta o a quanto disse un altro presidente francese, François Mitterrand, subito dopo la caduta del muro di Berlino, per tenere i Paesi dell'Est nell'alveo dell'Occidente. Allora, però, la Confederazione europea doveva coinvolgere anche la Russia, che oggi rimarrebbe invece a distanza. Anzi, oggi la mossa sarebbe finalizzata a rafforzare l'Europa proprio in contrapposizione al Cremlino, per isolarlo ancora di più e coinvolgere prima l'Ucraina e poi Moldavia, Georgia e Balcani occidentali. Il premier Draghi potrebbe trovarsi d'accordo, anche perché lui stesso qualche giorno fa è arrivato a evocare un nuovo federalismo europeo.

Questa Comunità politica potrebbe essere quindi contemporaneamente una risposta alla domanda di ingresso di Kiev nell'Unione europea e un modo per rilanciare il sogno europeo, dopo decenni di stallo e di mancata progressione nell'integrazione politica. D'altronde, solo per inserire l'Ucraina nell'Unione europea, come ha spiegato Macron "ci vogliono anni, forse decenni".

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