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Guerra in Ucraina

Cosa sta succedendo nella regione russa di Belgorod

Cosa sta succedendo nella regione russa di Belgorod. Mosca annuncia la sconfitta dei terroristi ucraini, ma Kiev nega qualsiasi coinvolgimento e punta il dito contro i “patrioti che si ribellano a Putin”.
A cura di Chiara Ammendola
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Segni di proiettile nei pressi di Belgorod
Segni di proiettile nei pressi di Belgorod
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In quello che sembra essere il terzo giorno di incursioni e combattimenti nella regione russa di Belgorod dove, per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, gli scontri stanno avvenendo in Russia anche via terra, piovono nuove accuse da parte di Mosca nei confronti di Kiev che invece si difende.

I responsabili del raid a Belgorod sono russi che vogliono "affrontare l'oscurità" nel loro Paese, secondo  il Segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina, Oleksiy Danilov, che ancora una volta ha negato qualsiasi coinvolgimento ucraino nelle incursioni in Russia. Si tratterebbe, secondo Kiev, di "patrioti russi che si ribellano al regime di Putin".

“Sono russi, è il loro Paese e hanno il diritto di essere lì – ha detto Danilov in un'intervista alla Cnn – ci sono alcuni russi che sono dalla parte della luce e che sono andati ad affrontare l'oscurità che esiste ora in Russia”.

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“Se sono stati cittadini russi ad attraversare il confine, questa è una questione che riguarda l'Fsb, devono proteggere il confine, i militari devono proteggerlo – ha aggiunto – sottolineo ancora una volta, questa è una questione che riguarda i russi che sono lì oggi nella regione di Belgorod”.

Le forze russe invece parlano convintamente di "un gruppo di sabotatori e ricognitori delle forze armate ucraine" che ha varcato la frontiera e che, stando a quanto riportato oggi dal ministero della Difesa di Mosca, sarebbe stato "bloccato e sconfitto". Lo stesso ministro ha poi aggiunto che "più di 70 terroristi sono stati eliminati" e il resto sono stati ricacciati in territorio ucraino.

Secondo Mosca, le cui forze hanno fatto ricorso ad "attacchi dell'aviazione" e al "fuoco dell'artiglieria", l'incursione nella regione russa di Belgorod è stata compiuta da "una formazione nazionalista ucraina" come "azione terroristica" in risposta alla sconfitta subita a Bakhmut, così come confermato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che parla della volontà di "distogliere l'attenzione" dalla sconfitta dagli ucraini.

Anche l'Institute for the Study of War ammette che ormai Bakhmut è nelle mani dei miliziani della Wagner e il capo della compagnia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, aveva predetto oltre dieci giorni fa un attacco ucraino nelle regioni russe di Belgorod e Bryansk, come diversivo, per poi scatenare l'annunciata controffensiva nella regione ucraina di Zaporizhzhia verso il Mar d'Azov.

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