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Cosa sappiamo sull’italiana uccisa in Canada: il nuovo atto della guerra di ‘ndrangheta

La morte di Claudia Iacono, secondo gli inquirenti canadesi, sarebbe parte di una faida tra clan. La guerra di ‘ndrangheta in Canada parte dal 2010, quando Moreno Gallo diventa il principale sospettato dell’omicidio di Nicola Rizzuto, patriarca del clan Rizzuto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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L'omicidio di Claudia Iacono, 39enne italiana residente a Montreal nuora del boss Moreno Gallo, ha riacceso i riflettori sulla guerra di mafia in Canada. Una faida, quella tra clan siciliani e calabresi, che nell'ultimo anno ha causato 8 omicidi nel Paese. La donna, moglie di Anthony Gallo e nuora del boss ucciso nel 2013 in Messico, è stata freddata con 6 colpi di arma da fuoco in un parcheggio nei pressi del suo salone di bellezza.

Gli inquirenti pensano a una vendetta di mafia, l'ennesimo agguato dopo la morte di Moreno Gallo avvenuta nel 2013 in Messico per volere del clan Rizzuto. La faida tra i due gruppi criminali ha radici profonde e nasce dall'ex alleanza (poi finita) tra Gallo e il boss Vito Rizzuto. I due clan, divenuti "nemici" negli affari legati alla criminalità organizzata, si sono dichiarati guerra aperta ormai dieci anni fa, quando Gallo è fuggito in Messico per sottrarsi alla vendetta del clan Rizzuto che però è riuscito a raggiungerlo fino ad Acapulco.

Chi era il boss Moreno Gallo

Originario di Rovito, in provincia di Cosenza, Gallo era stato uno dei più fedeli alleati dei Rizzuto quando la famiglia, originaria di Cattolica Eraclea, conquistò il potere in Canada soppiantando il clan Cotroni e Violi. Una nuova guerra di mafia ha portato nel giro di poco tempo agli omicidi del cognato di Vito e di Nicola "Zio Cola" Rizzuto, "patriarca" del clan ucciso il 10 novembre 2010 da un cecchino mentre pranzava in casa.

Moreno Gallo è stato da subito il principale sospettato del tradimento e il 10 novembre del 2013, a 3 anni esatti di distanza dalla morte di Nicola Rizzuto, il boss viene ucciso in Messico, dove si era rifugiato in attesa di fare ritorno in Canada.

La guerra fra clan

L'omicidio di Gallo fu commissionato da Vito Rizzuto, uscito di galera il 5 ottobre 2012 e nuovo capo del clan dopo la morte di Nicola. Prima di morire di cancro in ospedale nel dicembre del 2013, aveva ripreso il controllo degli affari e aveva commissionato la sua vendetta contro "nemici e traditori". In pochi mesi morirono i grossisti della droga Emilio Cordileone, Tony Gensale e Mohamed Awada, sospettati del rapimento di Paolo Renda, cognato di don Vito. Uccisi anche Joe di Maulo, Dominic Facchini (alleato del rivale Giuseppe De Vito), Salvatore Calautti (sospettato di essere il cecchino che ha sparato a Nicola Rizzuto).

La sua vendetta varcò anche i confini del Canada e si manifestò perfino alle porte di Palermo,  dove Fernandino Pimentel e Juan Ramon Paz Fernandez, sospettati di aver tradito i Rizzuto, furono ritrovati bruciati in una discarica.

La scia di sangue arriva fino ai giorni nostri, precisamente fino a due mesi fa, quando Leonardo Rizzuto, figlio di Vito, sfugge miracolosamente a un attentato teso da due sicari. Due auto lo affiancano e sparano a raffica, ma lo feriscono al torace e a una spalla senza ucciderlo.

La polizia canadese ha fermato due persone, ritenute esecutrici dell'attentato, ma sospettano anche di Francesco Del Balso, alleato dei Rizzuto che secondo le forze dell'ordine potrebbe aver orchestrato il delitto per prendere il potere. Del Balso ha provato a lasciare il Paese, ma non è riuscito a salire sull'aereo perché la polizia gli ha impedito di partire.

L'esecuzione della nuora di Moreno Gallo fa pensare a un nuovo agguato di mafia che potrebbe gettare ulteriore benzina su una guerra già in corso.

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