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Covid 19

Ufficiale italiano sulla nave Diamond Princess: “Nemico da vincere è la paura”

La testimonianza dell’allievo ufficiale di macchine Andrea Nardini, 21enne di Lavagna (Genova), imbarcato sulla nave da crociera Diamond Princess ormeggiata in quarantena nella baia di Yokohama, in Giappone, dopo che centinaia di passeggeri sono stati contagiati dal Coronavirus Covid-19: “La vita in cabina è dura e il nostro refrain ora è non andare nel panico”.
A cura di Susanna Picone
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"Sulla Diamond Princess il nemico da vincere è la paura". Ne è sicuro Andrea Nardini, ventunenne di Lavagna (Genova), allievo ufficiale di macchine imbarcato dallo scorso dicembre sulla nave da crociera ormeggiata in quarantena dal 4 febbraio scorso nella baia di Yokohama, in Giappone, dopo che centinaia di passeggeri sono stati contagiati dal coronavirus Covid-19. L'italiano che fa parte dell’equipaggio della nave da crociera, in una testimonianza raccolta dal Secolo XIX e dalla Stampa, ha spiegato che stanno continuando a lavorare, ma per la vita a bordo è tutto anomalo. “Gli unici membri dell'equipaggio autorizzati ad accedere alle zone passeggeri sono i camerieri e il personale adibito alle consegne in cabina, i quali ovviamente utilizzano tutte le protezioni”, ha spiegato raccontando che naturalmente la notizia di casi di coronavirus a bordo “è stata un trauma”. “Poi mi sono detto che il rischio era basso e che non dovevo andare nel panico. Tutti noi abbiamo cercato di mantenere la mente lucida e, giorno per giorno, abbiamo affrontato la situazione. Ora sono più tranquillo – ha aggiunto Nardini -. Rispetto ai passeggeri, noi siamo abituati a navigare e sappiamo cosa comporta stare a bordo per tanti mesi”.

"Il nostro refrain è non andare nel panico" – Cosa si fa a bordo della Diamond Princess in quarantena per i casi di coronavirus? Nardini ha spiegato che passa il tempo guardando film, quando riesce parla con i familiari a Lavagna, "ma la vita in cabina è dura e il nostro refrain ora è non andare nel panico". In ogni caso, secondo il giovane italiano "nell'emergenza l'atmosfera è buona”. “Siamo seguiti sia dalle autorità giapponesi sia dalla compagnia e questo ha impedito che la situazione degenerasse”, ha spiegato. E riguardo la possibilità di prendere un aereo che potrebbe riportarlo in Italia il giovane non ha ancora preso alcuna decisione: “La compagnia armatrice ci ha detto che potremo scegliere se restare o ripartire. Io sono combattuto. Tornerei per tranquillizzare mamma e papà, ma il mio grado prevede di completare 12 mesi a bordo. Se riesco a stringere i denti e arrivare ad aprile potrei diventare terzo ufficiale di macchine. Però non so se ne valga la pena".

Più di 500 casi di contagio sulla Diamond Princess – Sono 88 i nuovi casi risultati positivi al coronavirus dopo gli ultimi test fra le persone a bordo della nave ferma al largo del Giappone. A fornire gli ultimi dati è il governo giapponese. Ciò porta a un totale di 542 i casi di coronavirus riscontrati sulla nave da crociera in quarantena nella baia di Yokohama. “Ci sarà bisogno dei 14 giorni di quarantena anche per queste persone. Perché la nave che è al largo del Giappone è ormai uno dei luoghi del mondo con la più alta diffusione di questo virus”, le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, ad Agorà su Rai Tre, a proposito degli italiani che rientreranno dalla Diamond Princess. “Si ritiene che questa misura di sorveglianza attiva che abbiamo attivato sia sufficiente. Siamo anche in questo caso all’avanguardia in Europa. Così come siamo l’unico Paese che ha sostanzialmente sospeso i voli dal 30 di gennaio. Siamo anche l’unico Paese d’Europa in cui tutti gli aeroporti sono attivi i termoscanner. Massima attenzione, ma no allarmismo”, ha aggiunto il ministro.

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