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Continuano combattimenti tra Israele e Gaza: missili e raid nonostante la tregua annunciata dal Cairo

Continuano le ostilità tra israeliani e palestinesi sulla Striscia di Gaza, con lancio di bombe e missili nonostante la tregua annunciata dalle autorità egiziane che avevano provato a mediare. Più di 20 i morti palestinesi, danni ad abitazioni e strutture per Israele.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Poche ore di tregua, poi la violazione del cessate il fuoco annunciato dall'Egitto, mediatore tra israeliani e palestinesi. Il lancio di razzi da Gaza e i raid dell'aviazione israeliana sono andati avanti fino a notte fonda. Stamane da Gaza sono stati lanciati circa 13 razzi che hanno provocato danni materiali limitati ad Israele e nessuna vittima. Gli attacchi sulla Striscia portati avanti da Israele invece avrebbero colpito postazioni della Jihad.

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha dato istruzioni all'esercito di preparare “una serie di ulteriori operazioni” sulla Striscia e di essere pronti ad altri attacchi da Gaza. Al momento si contano almeno 23 palestinesi uccisi, tra cui donne e bambini.

Non tiene quindi la tregua mediata dall'Egitto nelle ultime ore di mercoledì: nonostante l'annuncio lanciato dal Cairo, che aveva fatto sapere di essere riuscito a proporre un accorto alle due parti in conflitto, le tensioni sembrano essere sempre più forti. Secondo i media israeliani, è in arrivo dal Cairo una delegazione incaricata di ridiscutere un possibile cessate il fuoco. 

La reazione dell'Unione Europea

L'Unione Europea ha fatto sapere di essere preoccupata per l'escalation che si sta verificando in queste ore. "Ciò che sta accadendo è fonte di profondo sconcerto” ha commentato Peter Stano, portavoce dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, nel corso del briefing della Commissione europea con la stampa. Nonostante gli inviti a far cessare nel minor tempo possibile il conflitto a fuoco, in territorio israeliano l'allerta resta massima per via di alcuni razzi palestinesi che dalla Striscia tentano di raggiungere a caso i villaggi poco distanti. Per ora, 4 case sono state danneggiate.

Gli attacchi da Israele

In un discorso televisivo trasmesso dalle tv israeliane, il leader Netanyahu ha affermato di avere "assestato un colpo duro ai miliziani palestinesi".“Non è finita. Diciamo ai terroristi e ai loro mandanti che non possono nascondersi. Scegliamo noi il luogo e il momento per colpirvi, decidiamo noi quando tornerà la calma".

Sembra che Israele stia evitando di colpire direttamente Hamas, lanciando invece bombe contro obiettivi legati alla Jihad Islamica, fazione meno consistente e più bellicosa. Il bilancio dei civili deceduti o feriti, purtroppo, è alto. Tra loro vi sono anche donne e bambini.

“La situazione è tremenda, oltre ai bersagli degli attacchi i raid hanno provocato almeno 17 morti, e più di 20 feriti”, ha fatto sapere ai media padre Gabriel Romanelli, parroco della chiesa cattolica della Sacra Famiglia. "I raid hanno colpito anche persone innocenti: in uno dei palazzi danneggiati abitava una nostra studentessa. Lei sta bene, ma nell'attacco è morto il suo papà, uno stimato dottore e dentista che non era affatto coinvolto in affari di gruppi armati. A Gaza ci sono 2 milioni e 300mila persone in 350 chilometri quadrati. Il popolo palestinese tra Striscia di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est, raccoglie sei milioni di persone. Non è possibile che non si trovi una soluzione per loro".

La reazione palestinese e l'appello iraniano

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha lanciato un appello ai Paesi musulmani affinché sostengano la Palestina contro Israele. “I principali obiettivi dei raid di Israele sono stati aree residenziali che hanno causato più di 20 martiri e decine di vittime. Il martirio di alcuni comandanti della resistenza non impedirà una risposta contro il regime occupante”.

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