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Cipro, turista 19enne condannata per aver denunciano stupro di gruppo: per il giudice ha mentito

La vicenda di una ragazza britannica di 19 anni finita al centro di una complessa e delicata vicenda giudiziaria mentre era in vacanza sull’Isola di Cipro. aveva raccontato di essere stata vittima di una violenza sessuale di gruppo durante una breve vacanza e aveva accusato dodici ragazzi suoi coetanei che erano stati anche arrestati ma, dopo gli accertamenti della polizia, da presunta vittima è stata condannata da un tribunale locale per aver mentito.
A cura di Antonio Palma
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Aveva raccontato di essere stata vittima di una violenza sessuale di gruppo durante una breve vacanza e aveva accusato dodici ragazzi suoi coetanei che erano stati anche arrestati ma, dopo gli accertamenti della polizia, da presunta vittima è passata a colpevole, condannata da un tribunale locale per aver mentito. È la vicenda di una ragazza britannica di 19 anni finita al centro di una complessa e delicata vicenda giudiziaria mentre era in vacanza sull'Isola di Cipro. La vicenda risale alla corsa estate quando dopo un serata tra locali la ragazza   Si era presentata alla stazione di polizia raccontando di essere stata vittima di uno stupro di gruppo da parte dei alcuni giovani israeliani , anche loro in vacanza a Cipro. La 19enne aveva spiegato di essere stata aggredita e stuprata dal branco nella sua stanza d'albergo ad Ayia Napa dove inizialmente si era appartata con uno solo di loro.

Dodici ragazzi tra i 16 e i 18 anni, identificati dalla giovane, erano stati subito arrestati, ma cinque di loro erano stati rilasciati. Per gli altri sette sotto inchiesta le verifiche della polizia però hanno portato al ribaltamento della situazione. Da carnefici a vittime di una calunnia. Mentre i ragazzi venivano liberati, la 19enne così è finita in manette e a processo e infine condannata. Nelle scorse ore infatti un tribunale di Cipro ha sentenziato che la giovane donna ha mentito causando un danno alla giustizia e ora si prepara a stabilire per lei una condanna penale

Fondamentale per il verdetto il fatto che la 19enne abbia ritirato la sua accusa 10 giorni dopo il presunto attacco. Gli avvocati della donna britannica hanno dichiarato che lei ha ritirato la sua accusa sotto coercizione dopo nove ore di interrogatorio della polizia senza la presenza di un legale. La stessa 19enne nel corso del processo ha sostenuto che di essere stata costretta a firmare una falsa confessione a seguito delle pressioni delle autorità cipriote. Secondo i pubblici ministeri la ragazza avrebbe inventato le accuse dopo aver scoperto si essere stata filmata durante i rapporti sessuali consenzienti

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