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Cina condanna all’ergastolo per spionaggio un cittadino americano di 78 anni

Un uomo di 78 anni dotato di passaporto americano è stato condannato all’ergastolo in Cina con l’accusa di spionaggio. L’uomo era residente a Hong Kong.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La Cina ha condannato all'ergastolo John Shing-Wan Leung, 78enne in possesso di passaporto americano e residente permanente a Hong Kong. L'uomo, accusato di spionaggio, è stato privato a vita dei diritti politici secondo quanto di legge in una nota della Corte intermedia del popolo di Suzhou, città della provincia orientale Jiangsu. John Shing-Wan Leung è stato arrestato il 15 aprile del 2021 dall'agenzia di controspionaggio cinese e, secondo quanto riportato in un post ufficiale sui social media del Tribunale, ha ricevuto un "trattamento secondo la legge". Non sono stati aggiunti però dettagli sulle accuse.

Indagini e processi in Cina, soprattutto su questioni sensibili come la sicurezza statale, si svolgono a porte chiuse e sono pochissime le informazioni rese pubbliche fino alla sentenza. Le prove a sostegno delle accuse di spionaggio non vengono rilasciate secondo una pratica standard prevista dalla legge cinese, proprio a tutela di reti di intelligence e accesso alle informazioni.

La condanna all'ergastolo ha contribuito a inasprire le relazioni tra Washington e Pechino, già tese a causa di diverse controversie su commercio, tecnologia e diritti umani. I rapporti con gli Stati Uniti sono stati ulteriormente inaspriti dal sostegno manifestato dalla Casa Bianca a Taiwan, l'isola indipendentista che la Cina vorrebbe riportare sotto il suo controllo.

Il 10 e l'11 maggio scorsi, a Vienna, il consigliere per la sicurezza della Casa Bianca Jake Sullivan e il capo della diplomazia del Pcc Wang Yi hanno avuto dieci ore di colloqui – secondo i media di Pechino – per cercare di riportare le relazioni su un piano più confortevole. La sentenza del tribunale di Suzhou è stata emessa pochi giorni prima dell'arrivo di Joe Biden a Hiroshima, in Giappone, per il summit del G7 dal 19 al 21 maggio. A questa visita seguirà quella in Papua Nuova Guinea, dove la Cina sta cercando di aumentare il suo peso economico e diplomatico, e una tappa in Australia per la riunione del Quad (alleanza strategica informale tra Australia, Giappone, India e Usa per contenere le mire espansionistiche cinesi).

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