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Chi è Viktor Bout, il “mercante di morte” russo che Biden vuole scambiare con la prigioniera Usa

Chi è Viktor Bout, il super criminale russo, noto anche come “il mercante di morte”, che gli Usa vorrebbero poter usare come pedina di scambio per far tornare a casa la star del basket Brittney Griner, attualmente detenuta a Mosca per possesso di stupefacenti.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Wikimedia.
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Da giorni sui media americani non si fa altro che parlare di Viktor Bout. Si tratta di un cittadino russo che l'amministrazione Biden vorrebbe utilizzare come pedina di scambio per far tornare a casa Brittney Griner, star del basket femminile a stelle e strisce.

La ragazza, infatti, è finita in carcere in Russia ed è sotto processo a Mosca per possesso di stupefacenti (portava cannabis nel suo bagaglio mentre entrava in Russia), e gli Usa vogliono fare tutto il possibile per la sua liberazione, anche dare in cambio Bout, considerato uno dei peggiori criminali del mondo.

Brittney Griner (Wikipedia).
Brittney Griner (Wikipedia).

Conosciuto anche come "il mercante di morte", si presume che sia nato il 13 gennaio 1967, ma la data precisa non si conosce, a Dushanbe, l'attuale capitale del Tagikistan.

Dubbi ci sono anche sul suo vero nome. Potrebbe chiamarsi Victor Anatoliyevich Bout, Viktor Bulakin, Viktor Butt, Victor But e Vadim Markovich Aminov. Ha un sacco di passaporti. Per anni è stato il più grande trafficante d'armi del mondo.

La carriera di Bout inizia negli anni Novanta, sfruttando le opportunità offerte dal crollo dell'Unione Sovietica. È accusato di aver allestito una flotta di aerei cargo per il traffico di armi destinati ad alcuni dei conflitti bellici più sanguinosi e lunghi degli ultimi decenni, in Liberia, Sierra Leone, Repubblica Democratica del Congo e Afghanistan, armando gruppi armati in Colombia e Filippine, in Mozambico e in Angola.

Prima di dedicarsi al traffico di armi, Bout si è diplomato all'Istituto militare di lingue straniere, una nota scuola superiore per l'intelligence militare russa. Parla sette lingue: russo, inglese, francese, portoghese, arabo, persiano e persino esperanto. Ha lavorato per il KGB e ha servito come ufficiale nell'esercito russo, con un grado variabile tra maggiore, tenente e tenente colonnello. Nel 1991 lascia e comincia la sua attività di trasporto aereo utilizzando aerei abbandonati.

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Ora sta scontando una pena detentiva di 25 anni negli Stati Uniti nella prigione di Marion, nell'Illinois. È stato arrestato nel 2008 in un'operazione guidata da agenti antidroga statunitensi in Thailandia.

Per dargli la caccia, si sono spacciati per membri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, le FARC. È stato estradato nel 2010 dopo un lungo processo giudiziario. "È stato il nemico numero uno del commercio internazionale di armi per molti anni, alimentando alcuni dei conflitti più violenti del mondo", ha detto il procuratore federale a Manhattan quando Bout è stato condannato a New York, nel 2012.

Il suo dossier include contatti con al-Qaeda, Hezbollah, Muammar Gheddafi, e tutti i migliori nemici dell'Occidente. Si dice che la sua vita abbia ispirato il film "Lord of War", in cui Nicolas Cage interpretava appunto un trafficante d'armi.

Al momento, comunque, Russia e Stati Uniti stanno ancora conducendo trattative per un possibile scambio di cittadini detenuti, ma non ci sono ancora risultati, come ha precisato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

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