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Bimba lanciata dalla finestra della nave muore a 18 mesi: in un video il gesto del nonno

Svolta nel caso della morte di Chloe Wiegand, la bimba americana di 18 mesi precipitata dalla finestra della Freedom of the Seas, la nave da Crociera della Royal Caribbean ormeggiata in Porto Rico: alcune immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza mostrano il nonno materno, Salvatore Anello, sporgerla fuori dalla finestra, facendola penzolare per qualche secondo, prima di perdere la presa. Ira della compagnia: “La sua sconsideratezza e irresponsabilità sono l’unico motivo per cui Chloe non è più con i genitori”.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo mesi di indagini ci sarebbe una svolta nel caso della piccola Chloe Wiegand, la bimba americana di 18 mesi morta lo scorso mese di luglio precipitando dalla finestra della Freedom of the Seas, la nave da Crociera della Royal Caribbean ormeggiata in Porto Rico, dove si trovava in vacanza con la famiglia. Un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell'imbarcazione, infatti, incastrerebbe definitivamente il nonno materno, Salvatore Anello. Le immagini, che sono state presentate presso il tribunale di Miami dove la famiglia della vittima ha intentato una causa contro la compagnia, mostrano l'uomo sporgere Chloe fuori dalla finestra aperta, facendola penzolare per 34 secondi, prima di perdere la presa e lasciarla cadere. La piccola andò a schiantarsi sul molo di cemento nella località di San Juan, dove la nave era ormeggiata, e per lei non ci fu nulla da fare.

"Il signor Anello sapeva perfettamente che quella finestra era aperta, non c'era alcun pericolo nascosto", si legge nelle carte presentate al tribunale dalla Royal Caribbean, contro la quale la famiglia della bambina aveva presentato una denuncia a dicembre in una causa multimilionaria, accusando la compagnia di negligenza, perché aveva una finestra aperta all'undicesimo piano nell'area giochi per bambini della nave, oltre a non aver installato dispositivi di sicurezza o segnali di avvertimento del possibile pericolo, dal momento che Anello aveva dichiarato di non essersi reso conto che quella finestra fosse spalancata. Mercoledì scorso la stessa Royal Carabbean, chiedendo che il caso venga archiviato, ha detto: "Dopo mesi passati a rispondere alle accuse false e inesatte arrivate dagli avvocati dei Wiegands, possiamo affermare che questo non è il caso di un bambino inconsapevole che si avvicina a una finestra aperta e cade perché la finestra in questione è difettosa o posizionata in modo errato. Piuttosto, questo è il caso di un uomo adulto, il nonno di Chloe che, come testimoniato dalle telecamere di sorveglianza, si è avvicinato alla finestra, pur sapendo che era aperta; ha appoggiato la parte superiore del corpo fuori dal finestrino per alcuni secondi; ha allungato la mano e preso Chloe e infine l'ha fatta penzolare dalla finestra aperta per trentaquattro secondi prima che di perdere la presa. La sua sconsideratezza e irresponsabilità sono l'unico motivo per cui la bambina è morta".

Non è dello stesso avviso Michael Winkleman, avvocato della famiglia Wiegand, che ha affermato che la mozione di Royal Caribbean è "priva di fondamento e ingannevole". La corte dovrà aggiornarsi il prossimo mese di marzo sulla vicenda. Chloe è morta lo scorso 8 luglio dopo essere scivolata dalle braccia del nonno mentre si trovavano sulla nave da crociera della Royal Caribbean e aver fatto un volo di quasi 100 metri davanti agli occhi della madre. La piccola era in braccio al nonno materno, che l'ha sporta fuori dal finestrino della loro cabina, forse per farle vedere il panorama, ma le è sfuggita di mano ed è precipitata. In un procedimento penale separato, i pubblici ministeri di Porto Rico hanno accusato Anello di omicidio colposo nella morte di Chloe. Se condannato, rischierebbe una pena massima di tre anni di reclusione.

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