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La nipote di Bob Kennedy morta per overdose: Saoirse Roisin Hill aveva 22 anni

Saoirse Roisin Kennedy Hill, nipote 22enne di Robert Kennedy, è morta lo scorso agosto nella residenza della famiglia a Cape Code. A ucciderla un’overdose provocata da un mix di cocktail e sostanze stupefacenti. Lo ha confermato il medico legale rendendo noti gli esami tossicologici compiuti sul corpo della ventiduenne.
A cura di Susanna Picone
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Saoirse Roisin Kennedy Hill, la nipote ventiduenne di Robert Kennedy, è morta per un'overdose provocata da un mix di cocktail e sostanze stupefacenti. La conferma arriva dal medico legale che ha reso noti gli esami tossicologici compiuti sul corpo della ragazza. La giovane fu trovata senza vita tre mesi fa nella residenza di famiglia a Cape Cod, in Massachusetts. La ventiduenne fu trovata in casa esanime da alcuni familiari la mattina del primo agosto, dopo un party durato l'intera notte. All’arrivo dei soccorsi, la giovane si trovava in arresto cardiaco. Fu dichiarata morta poco dopo in ospedale. Saoirse Kennedy Hill era figlia di Courtney Kennedy, la quinta figlia di Bob ed Ethel Kennedy, che oggi ha novantuno anni.

La morta ad agosto nella villa di famiglia – Ad annunciare la morte della giovane lo scorso agosto era stato un portavoce di Joseph Patrick Kennedy II, zio di Kennedy Hill e figlio secondogenito di Bob Kennedy. Non era stata comunicata la causa della morte, ma sin da subito i quotidiani avevano ipotizzato l’overdose, anche perché la giovane Kennedy in passato aveva avuto attacchi di depressione e aveva fatto usa di farmaci e droghe. “Siamo sconvolti dalla perdita della nostra amata. La sua vita era piena di speranza e amore. Era una ragazza attenta agli amici e alla famiglia”, le parole dei familiari in un comunicato diffuso dopo la notizia dell’improvvisa scomparsa della giovane. “Ha illuminato le nostre vite con il suo amore, le sue risate e il suo spirito generoso”, avevano scritto sottolineando l’impegno nel volontariato e nel sociale della giovane che si è battuta per tante cause. E ancora: “Oggi il mondo è meno bello”, aveva detto l’anziana nonna Ethel.

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