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“Alla mia età il coronavirus non può colpirmi”, Tyler rifiuta vaccino ma muore per covid a 20 anni

“Tyler era convinto che un ventenne in buona salute non potesse ammalarsi di covid, ho provato di tutto: l’ho incoraggiato, minacciato e assillato perché si facesse vaccinare. Era preoccupato per i possibili problemi cardiaci a lungo termine” ha raccontato la madre  che ora incoraggia i genitori a fare tutto il necessario per convincere i propri figli a farsi vaccinare.
A cura di Antonio Palma
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"Prima l'ho incoraggiato, poi minacciato e tormentato più volte perché si facesse vaccinare ma lui temeva le conseguenze del vaccino anti covid e pensava che la sua giovane età lo proteggesse dal coronavirus", è l'angoscioso racconto della madre di Tyler Gilreath, un ragazzo statunitense della Carolina del Nord morto a soli 20 anni per le conseguenze del covid e di una conseguente infezione dopo aver rifiutato di farsi vaccinare. Tyler è morto martedì mattina, dopo essere risultato positivo al virus appena due giorni dopo essere tornato a scuola ad agosto.  Durante tuta l'estate la madre  aveva cercato di convincerlo a vaccinarsi ma lui temeva il vaccino e non lo ha fatto.

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Dopo varie insistenze, la donna, la signora Tamra Demello, sembrava aver convinto il giovane che le aveva promesso che si sarebbe fatto vaccinato nelle prossime settimane una volta avvisato il nuovo anno scolastico. Purtroppo però appena due giorni dopo il ritorno in classe è stato contagiato dal virus. Le sue condizioni, che inizialmente non sembravano gravi, si sono repentinamente aggravate a causa di una infezione che lo ha costretto al ricovero portandolo infine alla morte cerebrale. Dal dormitorio del college, dove era in quarantena, il ventenne è stato trasferito direttamente in ospedale. Qui i medici hanno riscontrato una grave infezione che si era estesa al cervello e che in pochi giorni lo ha portato alla morte.

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Il 25 settembre i genitori di Tyler sono stati informati dai medici che i danni cerebrali del ventenne erano irreversibili, poi martedì il tragico epilogo con la morte cerebrale del giovane e la decisione di staccarlo dalle macchine che lo tenevano in vita. Una tragedia immane per i genitori di Tyler che prima del virus era un ragazzo sano e senza precedenti patologie. "Tyler era convinto che un ventenne in buona salute non potesse ammalarsi di covid, ho provato di tutto: l'ho incoraggiato, minacciato e assillato perché si facesse vaccinare. Era preoccupato per i possibili problemi cardiaci a lungo termine" ha raccontato la madre  che ora incoraggia i genitori a fare tutto il necessario per convincere i propri figli a farsi vaccinare: "Legalmente, sono adulti. Non puoi costringerli ma bisogna fare di tutto e usare qualsiasi tattica per convincerli".

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