102 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Aereo caduto in Indonesia, colpa dell’acceleratore difettoso: segnalato 65 volte prima dell’incidente

Secondo il rapporto finale dell’indagine sul disastro aereo del 9 gennaio 2021, quando un velivolo della Sriwijaya Air precipitò in mare provocando la morte di 62 persone, la causa della tragedia fu un difetto tecnico al sistema di accelerazione automatico, segnalato 65 volte negli 8 anni precedenti e mai riparato.
A cura di Ida Artiaco
102 CONDIVISIONI
Immagine

L'incidente aereo verificatosi a gennaio 2021 in Indonesia, dove morirono 62 persone dopo che un velivolo della Sriwijaya Air precipitò in mare, fu dovuto ad un acceleratore difettoso, che era stato segnalato ben 65 volte prima della tragedia. Ma la compagnia non fece nulla per ripararlo.

È quanto emerge dal rapporto finale realizzato dalla National Transportation Safety Committee (KNKT) dell'indagine sul volo SJ182 Giacarta-Pontianak, nel Borneo. Il Boeing 737-500, di quasi 27 anni, si è inabissato alle 14:40 locali (le 7:40 del mattino in Italia) con 50 passeggeri, 6 membri dell’equipaggio e 6 colleghi in viaggio per prendere servizio in seguito.

Dopo aver lasciato la pista, solo due minuti prima, il velivolo, mentre si trovava 3.350 metri d’altitudine, ha iniziato a scendere quasi in picchiata verso il mare, perdendo 3,05 chilometri in meno di un minuto.

Immagine

Stando al dossier di oltre 100 pagine sull'incidente, la compagnia aerea è risultata incapace di risolvere quel problema che era stato segnalato 65 volte dai piloti tra il 2013 e il 2021. Quando il velivolo, il 9 gennaio 2021, era vicino alla quota desiderata i motori avrebbero dovuto ricevere una spinta minore rispetto a quella del decollo.

Ma, sottolinea il rapporto finale, il sistema di controllo della potenza dei propulsori, all'interno del sistema di accelerazione automatico, non poteva funzionare in modo adeguato perché il difetto meccanico non è stato mai riparato negli anni.

Per altro, il comandante dello sfortunato volo Afwan, morto nell’incidente a 54 anni, aveva già riscontrato lo stesso difetto in un volo del 15 marzo 2020. Quella volta se l’era cavata, mentre in questa occasione nemmeno il documento fa chiarezza su cosa sia successo prima che l'aereo andasse fuori controllo. Nemmeno i dati estratti dalle due scatole nere fanno luce sulle azioni. Ma, mettono nero su bianco gli esperti, "17 secondi sono sufficienti ai piloti per riprendere in mano il velivolo".

L’addestramento dei piloti non è risultato adeguato e questo ha contribuito all’incidente, spiega il capo del team investigativo Nurcahyo Utomo. Come riporta la Cnn, Sriwijaya non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento. E anche Boeing, il produttore del jet 737-500, ha rifiutato di commentare.

102 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views