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A bordo calcolano male le distanze, sottomarino nucleare sfiora traghetto con 282 persone a bordo

Secondo l’inchiesta delle autorità britanniche, i comandanti del sottomarino pensavano che il traghetto fosse molto più lento e soprattutto più lontano facendo una errata valutazione delle distanze. Il disastro è stato evitato solo grazie all’attenzione dell’equipaggio della nave che si è accorto all’ultimo momento della presenza di un periscopio.
A cura di Antonio Palma
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Un sottomarino nucleare britannico ha quasi colpito un traghetto di linea con oltre 280  persone bordo sfiorandolo perché qualcuno a bordo del mezzo militare aveva sbagliato a calcolare le distanze. A fare il punto sulla causa dell’incidente sfiorato sono le conclusioni dell’inchiesta avviata dall’autorità marittima britannica e che ora mettono sotto accusa i comandanti del sottomarino per "non aver intrapreso azioni sufficienti" a tenere distanti i due mezzi navali. Il caso risale al novembre del 2018 mentre le due imbarcazioni navigavano lungo il Mare d'Irlanda. Il sottomarino navigava  in immersione e dunque non era completamente visibile al traghetto di linea, lo Stena Superfast VII, su ci viaggiavano 215 passeggeri e 67 membri dell'equipaggio.

Il disastro è stato evitato però proprio grazie all’attenzione dell’equipaggio della nave che si è accorto all’ultimo momento della presenza di un periscopio che emergeva dalle onde e ha intrapreso un'azione evasiva di emergenza per cambiare rotta. Secondo l’inchiesta dell’autorità per gli incidenti marittimi, il sottomarino, non identificato dai documenti ufficiali, sarebbe passato a una distanza tra i 50 e i 100 metri dal traghetto dopo la deviazione di quest’ultimo.

Secondo l’inchiesta, i comandanti del sottomarino pensavano che il traghetto fosse molto più lento e soprattutto più lontano facendo una errata valutazione delle distanze. "Il team della sala di controllo del sottomarino ha sopravvalutato l'autonomia del traghetto e ne ha sottovalutato la velocità", afferma il rapporto che aggiunge: “Si è trattato di un episodio rischioso che ha messo in pericolo immediato i passeggeri e l'equipaggio del traghetto, nonché il sottomarino e il suo equipaggio".

La Marina militare britannica si è rifiutata di identificare il nome o il tipo di sottomarino coinvolto nel caso assicurando che non vi sono stati problemi di sicurezza nucleare. "Garantire la sicurezza in mare è una priorità assoluta per la Royal Navy, motivo per cui accogliamo con favore questo rapporto e abbiamo già preso provvedimenti per rafforzare il nostro addestramento e le nostre procedure" spiegano dalla Marina.

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