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Estate 2018: una casa vacanza su due è stata affittata in maniera irregolare

Nel corso dell’estate una casa vacanza su due è stata affittata in maniera irregolare. È quanto emerge dai controlli della Guardia di Finanza effettuati da giugno e settembre 2018. Le regioni con più irregolarità sono Puglia, Toscana e Lazio. Irregolare anche un distributore di carburante su cinque.
A cura di Susanna Picone
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Una casa vacanza su due nel corso dell’estate è stata affittata in maniera irregolare. È quanto emerge dai controlli della Guardia di Finanza su proprietari di seconde e terze case nelle località balneari, di montagna e nelle città d'arte da giugno a settembre 2018. Su 1477 controlli effettuati ben 902 sono risultati irregolari e, di questi, 753 sono risultati affitti in nero. Puglia, Toscana e Lazio le regioni con più casi irregolari. Tra i casi più eclatanti scoperti dalla Guardia di Finanza quello di Pescara dove una ventina di persone che affittavano in nero case e b&b a turisti nei comuni costieri hanno evaso circa 350.000 euro. A una società immobiliare sono invece state contestate operazioni in evasione d'imposta per 150.000 euro. Scoperti anche veri e propri hotel fantasma: a Taormina, ad esempio, c’erano b&b completamente sconosciuti al fisco. E oltre all’evasione fiscale derivante dalla gestione di case vacanze i controlli hanno accertato abusivismo commerciale, truffe del carburante, contraffazione e altro ancora.

Nel corso dell’estate le Fiamme Gialle hanno individuato 4126 venditori abusivi: soggetti che non hanno mai richiesto la licenza o i permessi previsti dalle norme, che non hanno mai comunicato al fisco l'inizio dell'attività o che non hanno mai installato i registratori di cassa. Tra giugno e settembre 2018 sono stati sequestrati 29 milioni e mezzo di prodotti contraffatti, con una media di oltre 380.000 pezzi al giorno. Su quest'ultimo fronte sono state denunciate 1320 persone e scoperte 21 tra fabbriche e depositi clandestini. E ancora, dai controlli della GdF è emerso che un distributore di carburante su cinque è irregolare. Dei 2180 distributori complessivamente controllati in tutta Italia, 496 hanno avuto delle contestazioni e, di queste, 286 hanno riguardato la disciplina dei prezzi. Ottantatré sono invece i responsabili delle stazioni denunciati, con il sequestro di oltre 700.000 litri di prodotti petroliferi.

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