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Esplosione sull'A14 a Borgo Panigale

Esplosione Bologna, il poliziotto che ha fatto allontanare tutti: “Stavano scattando selfie”

Giacomo Chiriatti, 29enne poliziotto della stradale in servizio a Bologna, racconta gli istanti immediatamente successivi al suo arrivo sul luogo del terribile incidente di lunedì in A14 e pochi minuti prima del terribile esplosione. L’agente ha fermato il traffico e fatto indietreggiare centinaia di auto e camion su entrambi i sensi di marcia, salvando così decine di vite.
A cura di Antonio Palma
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“In tanti si erano fermati per fotografare e girare video dell’incendio incoscienti del pericolo che stavano correndo, li ho fatti subito indietreggiare insieme ad auto e camion”, così Giacomo Chiriatti, 29enne poliziotto della stradale in servizio a Bologna racconta gli istanti immediatamente successivi al suo arrivo sul luogo del terribile incidente di lunedì in A14 e pochi minuti prima della terribile esplosione che ha distrutto il raccordo autostradale a Borgo Panigale facendo un morto e decine di feriti. L'agente, originario di Copertino (Lecce) È stato il primo agente, assieme a un collega, ad arrivare sul posto ed è stato il primo a capire il reale pericolo che poteva provenire da quell’autocisterna carica di Gpl facendo allontanare tutti e salvando loro la vita.

Avvertito della presenza di materiale infiammabile dal conducente del Tir su cui si è schiantata l'autocisterna, il poliziotto infatti ha fermato il traffico e fatto indietreggiare centinaia di auto e camion su entrambi i sensi di marcia, salvando così decine di vite. Anche lui come gli altri soccorritori e un collega della questura di Bologna, che si trovava sotto il ponte autostradale, ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su varie parti del copro. In particolare è stato raggiunto dalle fiamme alla testa e alle braccia e ha dovuto ricorrete alle cure ospedaliere ma son feriti leggere e la prognosi è di 20 giorni, Giacomo Chiriatti però non si sente un eroe ma un poliziotto che ha compiuto il suo dovere, felice di avercela fatta e poter raccontare ciò che è accaduto.

"Ero con il collega in auto, abbiamo visto da lontano una colonna di fumo nero. Ormai il turno era finito, abbiamo deciso di avvicinarci e capire cosa stesse accadendo. Da lì a poco è stato l’inferno" ha ricordato, aggiungendo: "Abbiamo provato ad allontanare più persone possibili, sentivo il fuoco sulla pelle, i colleghi mi hanno detto che ero completamente avvolto dal fumo. In quegli istanti ho pensato di perdere tutto ma insieme al collega abbiamo continuato ad assistere i civili presenti “ ha ricordato il 29enne. Nonostante abbiano solo due anni di differenza, siano dello stesso paese e lavorino in polizia a Bologna,  lui e Riccardo Muci, altro poliziotto eroe al quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha fatto visita all’ospedale di Cesena, non si conoscevano prima dell’incidente. “Ho chiesto il suo numero di telefono  e l’ho chiamato perché abbiamo vissuto un’avventura incredibile e nonostante le tante coincidenze non ci conoscevamo. Il mio pensiero va a lui, agli altri feriti e all’unica vittima di questo tragico avvenimento” ha spiegato Chiriatti.

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