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Emily, morta a 8 anni in slittino. Pm chiede archiviazione: “Nessun responsabile per la tragedia”

La Procura di Bolzano chiederà l’archiviazione dell’indagine sull’incidente con lo slittino avvenuto sul Corno del Renon a gennaio. In seguito alla discesa lungo una pista nera morirono la piccola Emily Formisano e la madre Renata Dyakowska. Archiviazione richiesta sia per il papà della bambina che per il responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico.
A cura di Susanna Picone
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Nessuno sarebbe responsabile della morte della piccola Emily Formisano, di otto anni, e della sua mamma Renata Dyakowska, di trentotto anni. La tragedia della bambina e della mamma si consumò a inizio anno, il 4 gennaio scorso, in Alto Adige. A bordo di uno slittino, mamma e figlia imboccarono per errore una pista vietata sul Corno del Renon e si schiantarono contro un albero. Emily morì sul colpo, la mamma dopo settimane di agonia in ospedale a Modena. Per la tragedia sono finiti sotto inchiesta il padre della piccola Emily e marito di Renata, Ciro Formisano, iscritto nel registro degli indagati per atto dovuto più che per una reale responsabilità e Siegfried Wolfsgruber, il responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico. La Procura di Bolzano ha ora deciso che chiederà l'archiviazione per entrambi. Inizialmente anche la mamma della bambina era stata iscritta sul registro degli indagati in quanto fu sostanzialmente un suo errore a far finire in tragedia le vacanze di Capodanno della famiglia emiliana.

Nessuno sarebbe responsabile per la morte di mamma e figlia – Non ci sarebbero, secondo gli inquirenti, responsabilità nella tragedia, che sarebbe da imputare a una scelta sbagliata da parte della mamma della bambina che non si accorse, nonostante i divieti, di aver imboccato una pista vietata agli slittini. Dopo la tragedia, era emerso che il cartello che vietava quella pista agli slittini era scritto unicamente in tedesco ma dall’inchiesta non sarebbero emerse responsabilità indirette legate alle segnalazioni solo in tedesco (e poi tradotte dopo la morte di Emily). Ciro Formisano parlò però di una tragedia che si poteva evitare: "Se il cartello fosse stato in italiano sicuramente a mia moglie l’avrei detto: ‘Lì non puoi stare, è un tratto pericoloso’. Lei assolutamente non voleva scendere da lì. Stavano giocando sullo spiazzo, cercando la strada… Me l’ha chiesto Emily, me lo chiedeva da tanto di portarla a giocare con lo slittino e vedere la neve…", aveva detto l'uomo. Ora spetterà al Gip valutare se accogliere o meno la richiesta della Procura. 

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