Schiacciati e uccisi da un enorme albero, dopo 90 anni i boscaioli italiani tornano a casa
Per aiutare economicamente le loro famiglie erano emigrati in Francia a lavorare come boscaioli ma un tragico destino ha voluto che non facessero mai più ritorno a casa. La loro sorte però non è mai stata dimenticata dai loro paesani che, a distanza di 90 anni dalla loro morte, sono riusciti oggi finalmente a riportare i loro resti a casa. È la storia di 12 boscaioli emiliani le cui salme sono state riesumate nei giorni scorsi dalla Corsica e riportate finalmente in Italia. Il gruppo di lavoratori era stato sepolto in un piccolo cimitero di Cozzano, sull'Isola francese, vicino alla Foresta verde, nei pressi del luogo della loro morte avvenuta nel lontano 1927.
Il dodici boscaioli furono sorpresi nel sonno. Stavano dormendo nella loro baracca dopo aver lavorato tutto il giorno tagliando legna, quando un grosso albero crollò sul capanno uccidendoli nel sonno. Ora a distanza di 90 anni da quel terribile incidente, le salme dei 12 boscaioli italiani hanno fatto finalmente ritorno a casa a Piandelagotti di Frassinoro, in provincia di Modena. Per ora sono nella chiesa di Piandelagotti, dove sabato 2 dicembre è in programma una messa ricordo prima della sepoltura definitiva nel cimitero loale.
"Sarà un momento emozionante per tutta la nostra comunità che non ha mai dimenticato questi suoi figli, partiti per portare a casa un sostegno economico in un periodo storico molto difficile per la gente dell'Appennino", ha sottolineato Elio Pierazzi, sindaco di Frassinoro, aggiungendo: " Ringrazio chi si è adoperato per realizzare questo progetto a partire da Ferdinando Lunari, presidente del Comitato vittime della Corsica". Oltre al sindaco di Frassinoro parteciperanno alla cerimonia anche il presidente della Provincia di Modena, la consigliera regionale Luciana Serri e il senatore Stefano Vaccari che insieme ad autorità e associazioni locali e tanti cittadini si sono impegnati in questi anni per far ritornare a casa i loro compaesani