Emergenza Sorrisi, missione finita in Iraq: la onlus italiana ha restituito il sorriso a 180 bimbi
La missione dei medici di Emergenza Sorrisi a Nassirya, in Iraq, è stata un successo perché ha restituito il sorriso a 180 bambini con malformazioni facciali congenite. L'operazione ha visto il coinvolgimento di un team di 19 medici e infermieri volontari dell'associazione, attiva in Iraq da 11 anni. Quella appena conclusa rappresenta la missione numero 20 di Emergenza Sorrisi in un paese devastato dalle guerre e con strutture sanitarie allo stremo.
A guidare l'associazione Fabio Massimo Abenavoli: in più di dieci anni di attività, l'organizzazione ha offerto e garantito cure specialistiche e operazioni ad oltre 5mila bambini, ma molti altri sono stati visitati e tanti ancora lo saranno nella missione prevista per la prossima estate. "Ogni volta che torniamo in Iraq cerchiamo di dare il massimo per curare al meglio i piccoli pazienti che presentano malformazioni congenite al volto. Nonostante una lenta rinascita dell'economia, la povertà del Paese si riflette anche nelle abitudini alimentari degli abitanti. La carenza di acido folico nelle diete delle gestanti fa sì che un bambino su quattrocento nasca con la mancata chiusura del palato. La strada da percorrere è ancora lunga, ma in ogni missione cerchiamo di consolidare la nostra collaborazione con i medici locali affinché possano continuare a garantire loro le migliori cure", ha dichiarato Abenavoli.
La missione, che si è tenuta presso l'Habbobi Hospital su invito del ministero della Sanità iracheno, ha potuto contare sul supporto di Emirates Airline Foundation – che ha messo a disposizione i biglietti aerei – e sul contributo ottenuto grazie all'8×1000 della Tavola Valdese.
