6 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Emanuele, ucciso con un pugno a Norcia. Tribunale conferma: “Fu colpito per gioco”

Emanuele Tiberi, 29, è morto il 29 luglio scorso dopo essere stato colpito con un pugno da Cristian Salvatori. Secondo il Tribunale del Riesame, che ha scarcerato quest’ultimo, il colpo fu inferto per gioco.
A cura di Davide Falcioni
6 CONDIVISIONI
Immagine

A Cristian Salvatori, il 33enne accusato di omicidio preterintenzionale per avere colpito con un pugno alla testa Emanuele Tiberi, 29, caduto a terra e poi morto a Norcia il 29 luglio scorso, sono stati concessi gli arresti domiciliari presso la comunità Papa Giovanni 23/o. La decisione è stata presa dal tribunale del riesame che ha accolto un'istanza dei difensori di Salvatori, gli avvocati David Brunelli e Francesco Crisi. Secondo il collegio quanto accaduto va inquadrato "non nel contesto di una lite" ma piuttosto "quale fatale conseguenza di una sorta di gioco intercorso tra i due che, se non veri amici, si conoscevano bene ed erano, purtroppo, entrambi non lucidi" per il "consumo di alcol".

Nell'ordinanza del Tribunale del Riesame si legge inoltre: "Gioco ove tuttavia Salvatori, di gran lunga più grosso e forte del mingherlino Tiberi, ha violentemente agito con inquietante assenza di avvedutezza ed autocontrollo, sferrando un pugno che, pur non volendo, si è dimostrato letale". I giudici hanno sostenuto che il contesto ha "assunto contorni ancora più chiari, emergendo con nettezza" nelle indagini successive all'emissione della misura cautelare. I giudici in particolare hanno parlato di "certa assenza di una lite in atto" tra i due ragazzi, sottolineando come i testimoni abbiano "confermato la dinamica del pugno improvviso e violento sferrato da Salvatori a Tiberi". Gli avvocati Brunelli e Crisi hanno impugnato al Riesame l'ordinanza con la quale il gip di Spoleto aveva respinto una loro istanza per la revoca-modifica della misura con la quale era stata disposta la custodia in carcere.

La tesi del Tribunale del Riesame contraddice nettamente quella dei legali della vittima, che più volte hanno respinto l'ipotesi che il pugno sia stato sferrato durante un gioco violento, parlando invece di un'aggressione in piena regola.

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views