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Elezioni politiche 2018

Elezioni politiche 2018, i giovani che voteranno per la prima volta preferiscono il M5S

L’astensionismo la fa da padrone anche tra i first voters: il 40% degli intervistati ha dichiarato che non voterà alla Camera e il 36% ha scelto di non esprimere una preferenza per il Senato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi è l'ultimo ultimo giorno in cui è consentito diffondere sondaggi sull'esito delle elezioni, Sky TG24 HD, in collaborazione con l’istituto di ricerca Quorum/Youtrend, ha analizzato le  intenzioni di voto dei giovani che per la prima volta partecipano alle elezioni politiche per la Camera e per il Senato.

Il partito preferito dai più giovani è senza dubbio il M5S, con il 31% dei consensi alla Camera e il 35% al Senato. Seguono il Pd (con il 20% alla Camera e il 17% al senato) e Forza Italia (15% alla Camera, 19% al Senato). La Lega raccoglie il 14% delle preferenze alla Camera e l’11% al Senato, mentre per LeU voteranno l’8% dei ragazzi alla Camera e il 6% al Senato. Seguono + Europa e Fratelli d’Italia (entrambi al 4% alla Camera e al 3% al Senato), mentre Insieme, Civica Popolare, Casa Pound, Potere al Popolo, Noi con l'Italia si attestano all’1% in entrambe le camere. In coda Noi con l'Italia rispettivamente allo 0% alla Camera e all’1% al Senato.

Ma come giustificano i giovani elettori le loro intenzioni di voto? La maggior parte mette al primo posto i temi del lavoro come leva che ha motivato la scelta (69% alla Camera e 71% al Senato). Per i ragazzi sono importanti anche le promesse di riduzione dei costi della politica (rispettivamente al 59% e al 62%) e quelle su tasse (59% e al 60%), scuola e università (60% e 56%), sicurezza (59% e 54%), diritti civili (55% e 57%), immigrazione (53% e 51%), Europa e politica estera (47% e 44%). Ridotta la percentuale di chi sceglie in base al leader di partito (33% e 37%) e chi sceglie di votare per un partito solo per impedire la vittoria di un’altra forza politica (32% e 37%).

L'astensionismo la fa da padrone anche tra i first voters: il 40% degli intervistati ha dichiarato che non voterà alla Camera e il 36% ha scelto di non esprimere una preferenza per il Senato. Si attestano invece al 16% (per entrambe le camere) coloro che si riserveranno di decidere nelle prossime settimane.

Secondo un altro sondaggio curato invece da Skuola.net e l'istituto di ricerca SWG, sulle intenzioni di voto degli under 25, condotto su un campione di 2mila elettori, risulta che 1 su 2 non andrà a votare. Tra i potenziali astenuti maggiorenni il 42% dichiara di non essere interessato alla politica, il 28% dice di non essersi informato abbastanza, il 21% non si fida dei partiti, mentre il 15% è attualmente aperto a più possibilità.

Anche secondo le rilevazioni di Skuola.net il partito più gradito agli under 25 è il M5S: 1 su 3 preferisce i pentastellati. Per quanto riguarda il gradimento ai leader dei partiti in corsa per il 4 marzo, quello considerato più competente è Matteo Salvini (per il 24% degli intervistati); il leader più simpatico è Matteo Renzi (24% delle preferenze), seguito da Berlusconi (22%).

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