Elezioni a luglio, Biancofiore (Forza Italia): “Così vince il M5s, al Sud non hanno soldi per andare in vacanza”
Da quando Mattarella ha cercato di superare lo stallo dopo il terzo giro di consultazioni il fronte dei partiti è spaccato in due: da una parte Lega, FdI e M5S sono sempre più convinti che occorre riportare il prima possibile gli italiani alle urne, a luglio, (anche a giugno se necessario) perché secondo loro un governo tecnico non porterebbe a nulla di buono; dall'altra il Pd, che reputa da "irresponsabili" un atteggiamento apertamente di rottura nei confronti del Colle, ha espresso il suo sostegno incondizionato al governo "neutrale" del Presidente, che potrebbe tenere a bada i mercati e traghettare il Paese fino a dicembre e a nuove elezioni, non prima però del 2019. A meno che naturalmente nel frattempo non si "affacci" un accordo politico tra i vincitori. E Forza Italia? Qual è la sua posizione?
Già da ieri una nota diffusa dal partito ha messo in chiaro un punto: alle urne si può anche tornare, ma non in estate, sarebbe troppo presto, e potrebbe essere gravemente compromesso il diritto di voto degli elettori, visto che a luglio in molti potrebbero già essere partiti per le vacanze. O almeno questa è la motivazione ufficiale del partito. Ma c'è forse dell'altro, o almeno così lascia intuire la dichiarazione della parlamentare Micaela Biancofiore, Berlusconiana di ferro e coordinatrice di Forza Italia in Trentino: "Elezioni a luglio? Matteo Salvini sbaglia, così consegnerebbe il Paese a Luigi Di Maio". Il motivo? Biancofiore lo spiega nel suo intervento a L'aria che tira, su La7: "A luglio il Nord va in vacanza, non alle urne" e questo significa, nota la Biancofiore, "che voterebbe solo il Sud che come sappiamo vota il Movimento 5 stelle non la Lega". Quello che tra le righe, ma neanche tanto, lascia intendere la parlamentare è che i meridionali, avendo un tenore di vita più basso, generalmente non vanno in vacanza, perché non possono permetterselo, e sarebbero quindi pronti a rivotare in massa per il Movimento, come già successo per la tornata elettorale del 4 marzo. "Quindi ci sarebbe letteralmente una consegna del governo – spiega così il nocciolo del suo ragionamento la Biancofiore – Andremmo sotto il 50%, vero baratro per la democrazia. La prima data utile sarebbe quella proprio del mio Trentino Alto Adige del 21 ottobre".