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Speciale Elezioni europee 2019

Come si vota alle elezioni europee: legge elettorale e circoscrizioni

Le elezioni europee si tengono ogni cinque anni in tutti gli stati membri dell’Ue. Ogni Paese esprime i suoi rappresentanti al Parlamento europeo, unica istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini. In Italia si vota sulla base di una legge elettorale del 1979 (aggiornata nel 2009) che suddivide il territorio in cinque circoscrizioni.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le elezioni europee si tengono in tutti gli stati membri dell'Ue per eleggere il Parlamento europeo: gli eurodeputati sono gli unici rappresentanti delle istituzioni comunitarie eletti direttamente dai cittadini attraverso un voto. Quello delle europee è un voto importante proprio perché il Parlamento Europeo è l'unico organo dell'Unione direttamente eletto dai cittadini e le elezioni europee servono a rinnovare i seggi ed eleggere i nuovi eurodeputati.

Il voto delle europee ha il compito di eleggere il nuovo Parlamento europeo. Per queste elezioni, l’Italia viene divisa in cinque circoscrizioni su base nazionale: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole. Ogni circoscrizione elegge un numero prefissato di eurodeputati sulla base di un sistema proporzionale. In Italia si vota con una legge elettorale del 1979, poi aggiornata in parte nel 2009, con un sistema proporzionale puro. La soglia di sbarramento per le liste è fissata al 4%.

Per le elezioni europee verrà consegnata agli elettori una sola scheda. L’elettore dovrà tracciare sulla scheda un segno X sul contrassegno della lista prescelta. Può, inoltre, esprimere fino a tre preferenze per i suoi candidati preferiti. Ma può anche decidere di non esprimere alcuna preferenza, dando il voto solamente alla lista. Le preferenze devono essere assegnate a candidati della stessa lista. Non è prevista la possibilità di voto disgiunto, ovvero di barrare una lista e scegliere i candidati di un’altra. Nel caso in cui si scelga di esprimere due o tre preferenze, sarà necessario indicare candidati di sesso diverso, altrimenti le preferenze oltre la prima verranno annullate.

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I documenti da portare al seggio: carta d'identità e tessera elettorale

Per votare alle elezioni europee è necessario recarsi presso il seggio e la sezione di appartenenza, che sono indicati all'interno della tessera elettorale. Insieme alla tessera elettorale verrà richiesta anche la carta d'identità; una volta registrato il proprio nome e le generalità, verrà consegnata la scheda elettorale delle europee. A quel punto sarà possibile entrare nell'urna ed esprimere la propria preferenza.

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In caso di smarrimento della tessera elettorale, bisognerà recarsi presso un Commissariato per la denuncia, dopodiché è possibile richiedere un duplicato gratuitamente presso il Comune di residenza. Se invece sono stati esauriti i 18 spazi disponibili per la certificazione del voto, basterà recarsi direttamente al Comune con la propria tessera elettorale richiedendo l'emissione di una nuova tessera, il tutto senza nessun costo.

La legge elettorale

Ad oggi il Parlamento europeo è composto da 751 membri e con il rinvio della Brexit il numero dovrebbe rimanere invariato. Quando verrà ufficializzata l'uscita del Regno Unito dall'Ue gli europarlamentari diventeranno 705. Il Paese che elegge più eurodeputati è la Germania (96), mentre l’Italia – così come il Regno Unito – ne ha 73. In Italia si vota con un sistema proporzionale puro, scegliendo la lista preferita dall’elettore. Non sono previste coalizioni. Il sistema è regolato da una legge del 1979, a cui nel 2009 si è aggiunta anche la soglia di sbarramento al 4% per ogni lista per accedere all’Europarlamento.

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Ogni stato membro ha un numero fisso di eurodeputati eletti: si va dai sei di Malta, Lussemburgo, Cipro ed Estonia ai 96 della Germania. La ripartizione dei seggi è disciplinata dai trattati dell’Ue e i paesi con una popolazione più numerosa hanno più seggi, anche se questi ultimi hanno più deputati di quanto non vorrebbe una proporzionalità applicata in senso stretto: questo sistema si chiama della “proporzionalità degressiva”. L’Italia è tra i paesi che elegge più deputati: sono 73, quanto il Regno Unito e uno solo in meno della Francia.

La scheda elettorale

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Quante schede ricevono al seggio i cittadini italiani chiamati a votare per le europee? Per votare ogni elettore riceverà una sola scheda. La scheda avrà un colore diverso in base alle cinque circoscrizioni. Sarà grigia per gli elettori del Nord-Ovest, marrone per quelli del Nord-Est, rossa per chi andrà al voto al Centro Italia, arancione al Sud e, infine, sarà rosa per gli elettori della circoscrizione Isole.

Elezioni europee in Italia, le circoscrizioni

In Italia si vota sulla base di cinque circoscrizioni territoriali che comprendono più regioni: Nord Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), Nord Est (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) e Isole (Sicilia, Sardegna). Il calcolo dei voti, comunque, viene eseguito su base nazionale e solo in un secondo momento su base circoscrizionale. In sostanza, se una lista prende il 5% su base nazionale, otterrà il 5% dei seggi in ogni circoscrizione, ferma restando la soglia di sbarramento al 4%.

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