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Elezioni 2013: Quanto costerà ai partiti la campagna elettorale

Un’inchiesta de “Il punto” spulcia tra i budget che ogni partito ha dedicato alla campagna elettorale per le elezioni politiche 2013. A fronte di una spesa di circa 23 milioni di euro i partiti otterranno dopo le elezioni un rimborso di 91 milioni solo nel primo anno di legislatura.
A cura di Antonio Palma
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Quanto costerà ai partiti la campagna elettorale

I partiti, come avevano annunciato qualche mese fa, per le elezioni del 24 e 25 febbraio sembrano aver improntato la campagna elettorale al risparmio, ma stando ai primi calcoli attraverso i rimborsi elettorali continueranno a ricevere più di quanto effettivamente spenderanno. In un’inchiesta fatta da Il Punto infatti è stato rivelato come in totale i partiti a fronte di una spesa effettiva che si aggira attorno ai 23 milioni di euro, riceveranno un rimborso di 91 milioni euro ogni anno per cinque anni per un totale di 455 milioni di euro. Nonostante la legge di riforma dei rimborsi elettorali del luglio 2012 abbia ridotto i contributi, questi continuano a non essere calcolati in base alle spese effettive sostenute dai partiti ma in base ai voti. La spesa dei partiti comunque resta ancora approssimativa perché se molti partiti hanno deciso di rendere pubblico il loro budget, altri non hanno voluto farlo. Il Pdl ad esempio non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione sul tema, qualcuno ha fatto solo sapere che il budget sarà ridottissimo rispetto agli altri anni. Anche la Lista civica di Monti non ha voluto comunicare il proprio budget facendo sapere che soltanto a fine campagna elettorale sarà reso pubblico il consuntivo delle spese. Il centro di Tabacci invece ha dichiarato che nei prossimi giorni pubblicherà quanto speso per la campagna elettorale, precisando però che “c'è solo un budget minimo”.

Quelli che dichiarano il budget a disposizione – Il Pd dal suo canto ha creato un’apposita sezione sul sito dove viene specificato il budget previsto per ogni voce di spesa, per un totale 6 milioni e mezzo di euro. Dal partito democratico però tengono a precisare che le spese saranno nettamente inferiori rispetto a quelle delle scorse elezioni. Anche l’Udc ha reso pubbliche le spese sul proprio sito  con una pagina dedicata in cui viene spiegato che il budget è di 3 milioni e 200mila euro, anche in questo caso una spesa ridotta rispetto a quella delle passate consultazioni elettorali. Per Sel invece a parlare è il tesoriere che fa sapere di aver già speso 450mila euro per la propria campagna elettorale. I socialisti si sono affidati ad un comunicato per far sapere di aver messo a budget  per la campagna elettorale 170mila euro.  La Lega al contrario del proprio alleato ha reso pubblici i dati, dichiarando alcuni giorni fa che è prevista una spesa per la campagna elettorale di 5 milioni di euro tra spese per le politiche e quelle per le regionali. Anche La Destra di Storace ha annunciato pubblicamente il proprio budget di spesa che è di un milione e ottocento mila euro.

Quelli che si affidano all'autofinanziamento – I partiti di nuova costituzione che non possono beneficiare di rimborsi precedenti  si affidano per il momento all’autofinanziamento, da Fratelli d’Italia che rendiconterà dopo le elezioni, a Futuro e Libertà che grazie alle donazioni potrà contare su un budget che si aggira tra i 150 e 180mila euro. Dal Movimento Cinque Stelle, da sempre contrario ai finanziamenti pubblici ai partiti,  fanno sapere che le loro spese verranno coperte dalle donazioni che arriveranno aggiungendo che l’obiettivo è raccogliere un milione di euro. Sull’autofinanziamento deve contare anche il partito di Oscar Giannino Fermare il declino, dove si prevede per la campagna elettorale un budget di poco superiore ai 2 milioni di euro e si specifica che mancano ancora circa 650mila euro. Dalla Lista Rivoluzione civile nonostante ci sia l'invito a sostenere la campagna elettorale, fanno sapere di avere a disposizione anche 2 milioni e 200mila euro messi insieme dai partiti che compongono la lista, cioè Idv , Comunisti italiani, Rifondazione comunista e Verdi.

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