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Eleonora, tetraplegica per un errore medico, rischia lo sfratto: l’assicurazione non la risarcisce

Le assicurazioni condannate a pagare un risarcimento di oltre 5 milioni di euro non hanno ancora sborsato neppure un euro; nel frattempo i genitori della bimba non riescono a sostenere le spese dell’affitto e rischiano lo sfratto dall’appartamento in cui vivono.
A cura di Davide Falcioni
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A causa di un errore in sala parto Eleonora è oggi tetraplegica: eppure, come se non bastasse, ora rischia persino di essere sfrattata. Ha dell'incredibile la storia raccontata dal Corriere e ambientata in provincia di Rovigo dove – nonostante una sentenza del Tribunale del 19 settembre scorso – le assicurazioni Lloyds e Am Trust Europe Limited si stanno rifiutando di versare il risarcimento danni ai genitori della bambina. Le due agenzie, infatti, sono state condannate insieme alle due ginecologhe Paola Cisotto e Cristina Di Bello e alla Ulss 5 Polesana, a sborsare 5 milioni e 100 mila euro di risarcimento per gli errori commessi durante il parto. Malgrado la sentenza sia esecutiva, però, ancora non è stato sborsato neppure un euro costringendo Davide e Benedetta Gavazzeni, padre e madre della bambina, a un nuovo incubo, quello dello sfratto.

Il proprietario dell'appartamento in cui la famiglia vive da tre anni, tra un'operazione e l'altra, ha inviato loro una'accorata lettera nella quale, spiega il Corriere, "spiega che non potrà più prorogare l’affitto in assenza del pagamento necessario a pagare il mutuo dell’appartamento. L’ha ospitata a spese sue. Ma ora anche lui non ce la fa a pagare la banca e l’appartamento diventerebbe pignorabile".

Davide e Benedetta Gavazzeni non dispongono del denaro necessario a saldare il debito e se potessero attingerebbero a quel risarcimento che spetta loro per legge: "E’ scioccante – spiega il loro avvocato Mario Cicchetti -ma le assicurazioni non stanno pagando ciò che è dovuto. E nessuna azione esecutiva nei confronti dell’azienda può essere espletata prima di 4 mesi dalla notifica della sentenza. Il proprietario dell’appartamento è persona adorabile che ha dimostrato grande sensibilità, ma ora i due gruppi assicurativi, devono farsi carico delle sofferenze della bimba che hanno causato le stesse ginecologhe e risarcire il danno così che Eleonora possa essere assistita e curata adeguatamente".

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