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Elena Ceste: storia di un omicidio premeditato

Elena Ceste, i soccorritori: “Il marito ci fece allontanare dal luogo del ritrovamento”

I soccorritori rivelano che mesi fa erano stati allontanati dal luogo del ritrovamento della donna da Michele Buoninconti, unico indagato sul caso Ceste.
A cura di Biagio Chiariello
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Proseguono le indagini sul caso di Elena Ceste, la donna astigiana scomparsa dalla propria abitazione lo scorso 24 gennaio e, dopo mesi di ricerche, ritrovata vicino al rio Mersa, un canale di scolo a 2 km dal proprio domicilio. Le indagini sono state subito indirizzate verso un solo sospetto: il marito Michele Buoniconti, figura attorno alla quale ruotano contraddizioni, ombre e dubbi. I soccorritori hanno rivelato che mesi fa erano stati allontanati dal luogo del ritrovamento proprio dall'uomo. "Stavamo battendo la zona con le zone cinofile, quando fummo raggiunti dal marito. Era visibilmente alterato, urlava che degli uomini gli avevano portato via la moglie. Noi ci stavamo dirigendo proprio verso la zona dove è stato trovato il cadavere ma lui ci suggerì di cambiare direzione, verso la chiesa", ha detto alla Stampa uno degli uomini impegnati nelle ricerche di Elena.

Elena Ceste, il mistero dell'sms inviato al medico

Sul caso Ceste ci sono vari elementi da chiarire. Uno di questi riguarda pure da l'sms inviato a metà giugno al suo medico di famiglia. "Ho visto Elena quella mattina alle 8,30 con un uomo che l'ha trascinata per i capelli sino dentro la chiesa", queste le parole, che furono inviate da una cabina telefonica di Angri (Salerno), paese d'origine del marito di Elena. Come racconta la ‘Stampa', qualche tempo fa Buoniconti fu visto avvicinarsi alla targhetta dello studio del medico, che riporta orari e numero di cellulare, per poi allontanarsene. Si sospetta che quel messaggio potrebbe essere stato inviato per depistare le indagini.

C’è anche un nuovo indizio nelle indagini. È un telone, del tipo di quelli utilizzati dai contadini per proteggere verdure e frutta delle intemperie, rinvenuto nei pressi del rio Mersa. La scoperta nel corso del sopralluogo effettuato dai Carabinieri nei giorni scosi, con il supporto tecnico dei vigili del fuoco e la supervisione del medico legale che ha effettuato l’autopsia. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.

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