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Egitto, dieci morti in scontri religiosi tra copti e musulmani

Dieci morti e 110 feriti a Il Cairo, dopo gli scontri tra cristiano-copti e musulmani. Dopo la cacciata di Hosni Mubarak, in Egitto torna a scorrere il sangue. L’esercito spara sulla folla per disperdere le proteste, ma c’è il rischio che tutto il paese possa tornare in rivolta.
A cura di Alessio Viscardi
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Torna a scorrere il sangue in Egitto dopo la rivolta che ha portato alle dimissioni di Hosni Mubarak, l'autarca che reggeva il potere da decenni in virtù della legislazione militare di emergenza. Finita l'unione civile tra la popolazione, tornano ad accendersi i fuochi tra le confessioni religiose che convivono nel paese: da una parte i cristiano-copti, dall'altra i musulmani. Dieci morti e 110 feriti, questo il drammatico bilancio degli scontri scoppiati ieri a Il Cairo. Otto persone decedute erano di fede cristiana, secondo quanto riportato dal ministero della Sanità egiziano. L'avvocato copto Naguib Gabrail ha confermato all'Ansa che otto dei dieci morti erano copti.

Teatro degli scontri, il quartiere povero di Moqattam al Cairo, dove nella giornata di martedì sono scoppiate le violenze tra i cristiani che manifestavano per la libertà di professare la propria fede e i musulmani accorsi per reprimere la protesta. Una donna copta sarebbe stata la prima vittima degli scontri, accendendo con il proprio decesso la scintilla di una rivolta che il fronte comune contro Mubarak aveva soltanto sopito. L'incendio di una chiesta venerdì scorso ha fatto scendere nuovamente in strada i copti, in agitazione dall'attentato che in gennaio è costato la vita a centinaia di fedeli e di cui è accusato l'ex-ministro degli Interni Habid el Adli.

Musulmani salafiti hanno da subito accerchiato i manifestanti copti di Moqattam, quartiere periferico dove la maggioranza degli abitanti è di fede cristiana. I manifestanti avevano bloccato una grande arteria del traffico cittadino come protesta contro le violenze religiose che si stanno riaccendendo in tutto il paese, basti pensare alla faida scoppiata per l'amore tra un cristiano e una musulmana.

I salafiti hanno iniziato una fitta sassaiola contro i copti, i pochi militari accorsi per sedare la rivolta hanno sparato in aria per disperdere la folla. Ma secondo quanto riportato dai testimoni, le vittime copte presentano ferite da armi da fuoco. Da quattro giorni, un drappello di copti sta manifestando davanti alla sede della televisione di Stato egiziana.

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